Introdotti per la prima volta da Apple in iPhone 5s i sensori di impronte verranno sempre più integrati nei nuovi dispositivi mobile, non solo quelli proposti dai marchi più diffusi e famosi. Le previsioni per questa tecnologia delineano un mercato dall’espansione esplosiva, un vero e proprio boom già anticipato anche dalla società di ricerca IHS: dai 45,7 milioni di smartphone con sensori di impronte consegnati nel 2013, fino a ben 525 milioni di pezzi nel 2017. Non sorprende così che le opportunità di business stiano facendo gola a diverse società nel mondo della produzione e degli assemblatori orientali.
Secondo DigiTimes almeno 7 società tra Cina e Taiwan si stanno preparando per poter costruire sensori di impronte e anche per contendersi gli ordinativi. Dopo Apple, anche LG e Samsung hanno integrato sensori di impronte nei propri terminali top di gamma, ma alla vera esplosione contribuiranno anche marchi minori e i costruttori di smartphone e tablet a basso prezzo della Cina. Oltre ai tre fornitori principali di chip di riconoscimento impronte, tra cui AuthenTec di proprietà Apple, Fingerprint Cards AB e Validity vengono citate Egis Technology, Foodix, FocalTech Systems, MoreDNA e Image Match Design.
Al previsto boom dei sensori di impronte parteciperanno anche i costruttori cinesi: tra questi viene citata Semiconductor Manufactoring International Corporation, siglata SMIC che si occuperà della fabbricazione dei chip con processo a 0,18 micron. Per quanto riguarda invece TSMC che finora ha collaborato con AuthenTec per costruire i sensori Touch ID per Apple, molto probabilmente incrementerà il proprio ruolo in questo campo raccogliendo anche gli ordinativi di FocalTech.