Continua la stretta del governo cinese su internet e l’ultima mossa è l’obbligo di identificarsi sui forum. L’anonimato infatti non è più consentito giacché nuove regole della Cyberspace Administration of China (CAC) obbligano alla “registrazione online con nomi reali”, un meccanismo pensato in pratica per impedire di commentare online senza prendersi la responsabilità Diu quel che si scrive.
Precedenti regole già avevano stabilito la necessità di registrarsi con nome e cognome per consentire agli utenti di usare servizi quali WeChat e Weibo ma le nuove regole riguardano più genericamente le comunità online e i forum di discussione.
“Gli utenti che non hanno fornito la loro reale identità, non potranno pubblicare contenuti di alcun tipo” è spiegato nell’ultimo annuncio del governo. “Non è possibile pubblicare contenuti proibiti da normative nazionali”. Le varie piattaforme sono altresì obbligate a “indagare in modo approfondito” qualunque utente ritengano usi nomi fasulli e a conservare tutti i dati degli utenti per ispezioni governative.
Con le piattaforme come WeChat e Weibo da tempo sottoposte a censura, i forum – scrive Quartz – erano rimasti uno dei pochi posti nell’internet cinese dove si potevano esprimere liberamente opinioni. Tieba, il più grande di questi forum – in passato luogo virtuale all’origine di attivismo politico nazionalista – è stato già da mesi obbligato dall’azienda capofila, Baidu, a pubblicare esclusivamente i commenti di utenti con nomi reali e verificati. Le nuove regole estendono gli obblighi anche ai forum più piccoli.
Recentemente in Cina il Ministero dell’Industria e dell’IT ha deciso di censurare anche le VPN, impedendo il loro uso non solo a chi faceva affidamento a questa tecnologia per comunicare e restare informati, ma anche a chi faceva uso di questi servizi nell’ambito della ricerca.