Secondo il canale di stato cinese CCTV l’iPhone potrebbe essere una minaccia per la sicurezza nazionale perché lo smartphone è in grado di registrare la posizione di un utente: la funzione “Luoghi frequenti” potrebbe potenzialmente essere usata per individuare informazioni su dove e quando si trovavano le persone. Apple descrive così la funzione Luoghi Frequenti: “Non mancherà di tenere traccia dei luoghi che sono stati visitati di recente, così come quanto spesso e quando sono stati visitati, al fine di imparare quali sono i luoghi importanti per voi. Questi dati vengono conservati solo sul dispositivo e non saranno inviato ad Apple senza consenso. Essa verrà utilizzata per fornire servizi personalizzati, quali scorciatoie predittive per evitare ingorghi nel traffico “.
Secondo un ricercatore della CCTV, intervistato dai media cinesi, l’informazione della funzionalità Luoghi Frequenti contiene “dati estremamente sensibili” e che potrebbero rivelare “segreti di Stato”, preoccupazioni che riguardano in particolare gli utenti che hanno a che fare con importanti funzioni governative, e che incidentalmente possiedono un iPhone come smartphone principale. L’azienda è stata in passato colpita da diverse accuse da parte dei media statali cinesi, che hanno accusato Apple di fornire dati utili alle agenzie di spionaggio degli Stati Uniti e sono state chieste “severe punizioni”.
Apple comunque è in buona compagnia: i servizi di Google sono stati interrotti in Cina per più di un mese, mentre l’ufficio appalti del governo centrale ha vietato sui nuovi computer governativi di utilizzare il sistema operativo di Microsoft Windows 8. Altre aziende di hardware statunitensi come Cisco e IBM hanno subito una reazione in Cina da quello che gli analisti e le imprese hanno definito lo ‘Snowden Effect’, dopo le rivelazioni di spionaggio degli Stati Uniti pubblicate lo scorso anno da Edward Snowden.