Buone notizie dalla Cina per Apple: nell’ultimo anno i download su App Store nel mercato cinese sono triplicati, crescendo del 305%, mentre il fatturato è cresciuto del 215%, ottenendo così buoni risultati. Ma non tutti esultano; nonostante la tripla cifra, il mercato cinese resta difficoltoso per gli sviluppatori: nonostante la Cina sia il secondo mercato dopo gli Stati Uniti per quanto riguarda i download, se si tratta di ricavi il paese orientale si piazza solo all’ottavo posto.
Un significativo gap che obbliga gli sviluppatori a puntare soprattutto all’estero quando ci si aspetta un ricavo significativo. Confrontando il ricavato per download, ogni app scaricata in Cina frutta circa 3 centesimi, mentre negli Stati Uniti la media è di oltre 9 volte tanto, pari a 28 centesimi. Inoltre i primi dieci sviluppatori cinesi su App Store ottengono una media del 90% dei loro ricavati al di fuori della Cina, con un range che va dal 29% al 99%.
Le regioni di tale difficoltà vanno ricercate non solo nel successo delle applicazioni gratuite, sempre le più gettonate, ma anche nell’ottima saluta del mercato “grigio” cinese, all’interno del quale gli utenti spesso preferiscono effettuare il jailbreak sul loro telefonino e quindi sfruttare applicazioni “pirata” gratuitamente, applicazioni che avrebbero dovuto pagare.
Nonostante questa tendenza, ci sono comunque molti sviluppatori occidentali che tendono in ogni caso a sviluppare per il mercato cinese, che numericamente è comunque uno dei più promettenti in assoluto, sia per il settore smartphone (dove è comunque Android a dominiare), ma soprattutto tablet, dove Apple e il suo iPad giocano sempre la parte del leone.
Fonte: Computerworld