In Cina quattro dipendenti taiwanesi di Foxconn, nella più grande fabbrica iPhone al mondo, sono stati arrestati dalle autorità locali, sollevando preoccupazioni su Apple, per quanto riguarda la sicurezza aziendale, mettendo in dubbio la fiducia sulla catena di fornitura. Al momento non è noto il motivo per cui le autorità cinesi abbiano arrestato i dipendenti.
Tuttavia, il Consiglio per gli Affari Continentali di Taiwan, che si occupa delle relazioni con la Cina, ha dichiarato che le accuse sembrano essere legate a comportamenti lesivi della fiducia, anche se si tratta di una dicitura piuttosto vasta, in cui potrebbe rientrare l’appropriazione indebita di risorse, l’uso improprio di informazioni o il mancato rispetto dei doveri professionali. Ad ogni modo, non sono stati forniti ulteriori dettagli, secondo quanto riportato dal Wall Street Journal.
Foxconn, azienda taiwanese e fornitore di Apple che gestisce lo stabilimento di Zhengzhou, ha affermato di non aver subito perdite economiche a causa delle azioni dei dipendenti incriminati. Tuttavia, il Consiglio ha avvertito che detenzioni di questo tipo potrebbero minare gravemente la fiducia nel settore degli affari, in particolare nella delicata catena di approvvigionamento tecnologica.
Questo episodio si inserisce in un contesto più ampio di crescenti detenzioni di dirigenti aziendali stranieri in Cina, un fenomeno che preoccupa la comunità imprenditoriale internazionale. Taiwan è particolarmente attenta a questi sviluppi, poiché recenti modifiche alle leggi cinesi sulla sicurezza nazionale hanno aumentato i rischi per i cittadini taiwanesi che si trovano in Cina.
Il Consiglio per gli Affari Continentali ha innalzato il livello di allerta per i viaggi verso la Cina, consigliando ai lavoratori taiwanesi di evitare spostamenti non essenziali. Nuove norme mirate contro coloro che Pechino etichetta come sostenitori dell’indipendenza taiwanese hanno ulteriormente inasprito le tensioni, esponendo molti lavoratori taiwanesi a potenziali rischi.
Il possibile impatto su Apple
Lo stabilimento di Foxconn a Zhengzhou in Cina, oltre che il più grande al mondo per costruire smartphone, è cruciale per la produzione degli iPhone, così è certo che la vicenda sia di interesse primario per entrambe le società e non solo. Foxconn, il più grande produttore di elettronica a contratto del mondo, è un cliente essenziale per Apple e per le catene di fornitura globali di dispositivi elettronici.
La detenzione di personale chiave potrebbe influire sulla produzione o creare incertezze a lungo termine per le operazioni in Cina. La posta in gioco è, dunque, alta sia per Foxconn che Apple, considerando che lo stabilimento di Zhengzhou è centrale nella catena di approvvigionamento globale.
Con un numero crescente di aziende straniere preoccupate per il contesto legale in Cina, le conseguenze di queste detenzioni potrebbero avere ripercussioni ben oltre le linee di assemblaggio degli iPhone.
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