iPhone 6s non si svaluta, ma vende anche meno di iPhone 6. E’ la previsione dell’analista Amit Daryanani di RBC Capital Markets, che stimerebbe 39,5 milioni di unità vendute nell’ultimo trimestre conclusosi a giugno.
Meno, quindi, dei 47,5 milioni di iPhone 6 che Apple ha venduto lo scorso anno nello stesso periodo: se la previsione si dovesse rivelare esatta, sarebbe il secondo calo di vendite nella storia di iPhone, sul mercato dal 2007.
Secondo l’analista, le entrate di Apple nel secondo trimestre ammonterebbero a 42,1 miliardi di dollari (1,39 dollari per azione), anche qui una cifra inferiore se confrontata ai 49,6 miliardi registrati dalla società a fine giugno 2015. I numeri sono comunque in linea con le stime del Wall Street Journal, secondo il quale Apple dovrebbe aver guadagnato 42,2 miliardi di dollari negli ultimi 3 mesi, pari a 1,40 dollari per azione.
Dovrebbe andar meglio nel prossimo trimestre, quello che si concluderà a settembre, dove le previsioni di RBC puntano a 44 milioni di unità vendute, con un incasso pari a 47,3 miliardi di dollari. Nel confronto, il Wall Street Journal è leggermente più pessimistico, puntando ad un’entrata pari a 46,2 miliardi di dollari.