Chromium non sarà più distribuito con il modulo “OK Google” di serie. Questa opzione consente in Chrome di utilizzare i comandi vocali per, ad esempio, eseguire ricerche, ricevere indicazioni stradali e creare promemoria (basta, ad esempio, pronunciare “Che tempo fa domani?” per sapere se è prevista pioggia). Non appena si va su Google.com o si apre una nuova scheda, l’opzione (disabilitata per default e che è possibile attivare dalle Preferenze di Chrome) mette in ascolto il computer, un’opzione che era presente anche in Chromium (il brwoser open source a partire dal quale è creato anche Chrome), ma che è stata disattivata dopo una polemica nata sul servizio per il tracking dei bug di Debian.
Il problema riguarda il componente “Chrome Hotword Shared Module”; questo viene scaricato alla prima esecuzione di Chromium ma Google ha specificato che non è ad ogni modo attivato di default. Il modulo non è ad ogni modo open source e del file binario in questione non è disponibile il codice sorgente. Nonostante le rassicurazioni di Google, il fondatore del Partito Pirata svedese Rick Falkvinge accusa il colosso delle ricerche di Mountain View di avere integrato un sistema di ascolto delle conversazioni senza chiedere preventivamente permesso all’utente. Google ha ad ogni modo ora deciso di rimuovere completamente il componente in questione da Chromium.