L’USB-C doveva essere la soluzione definitiva per ricaricare dispositivi, alimentare i computer portatili, trasferire dati, connettere stampanti, sincronizzare dati, ecc. Non è però così semplice disporre di uno standard adatto a tutto e a complicare le cose è lo stesso consorzio che si occupa dell’USB promuovendo specifiche diverse, e dunque la compatibilità, le caratteristiche e la garanzia di funzionamento dei cavi in questione può variare a seconda del modello.
Nella nuova versione di Chrome OS (102), i Chromebook con chip Intel di undicesima generazione e versioni seguenti visualizzeranno una notifica se un cavo USB-C collegato al computer non offre determinate funzionalità, ad esempio l’assenza del supporto DisplayPort, la diversa velocità di trasferimento, la riduzione dell’efficienza di trasmissione, ecc.
Una porta USB-C su un computer – lo ricordiamo – può essere USB 3.0, 3.1 Gen 1 o 3.1 Gen 2. La velocità di trasferimento di burst teorica dell’interfaccia USB 3.1 Gen 1 è 5 Gbit/s. La velocità dell’interfaccia Gen 2 è di 10 Gbit/s. Inoltre, alcuni dispositivi USB 3.1 possono fornire energia per caricare la batteria di un notebook tramite il cavo USB-C.
Per complicare un po’ le cose, USB-C e Thunderbolt 3 usano lo stesso connettore; l’interfaccia Thunderbolt 3 è più versatile, perché supporta dispositivi Thunderbolt 3 e USB-C; ad ogni modo i cavi specifici per le connessioni Thunderbolt si riconoscono per la presenza del logo con il fulmine in prossimità del connettore. Un collegamento Thunderbolt 3 comprende comunque parallelamente anche un ingresso USB 3.1 Gen 2 In tutti i casi è sempre consigliabile utilizzare un cavo certificato e conforme alle specifiche USB-IF.
L’USB Implementers Forum nel 2021 ha ideato loghi che indicano la massima potenza di ricarica e trasferimento dei dati, ma da questi non si riesce, ad esempio a capire se offrono il supporto DisplayPort. La presenza di troppi simboli e marchi sui cavi, non fa altro che aumentare la confusione per l’utente.
Il sito 9to5Mac suggerisce a Apple di adottare il meccanismo ideato da Google sui dispositivi ChromeOS con processori di nuova generazione, mostrando notifiche quando si collegano al Mac le diverse tipologie di cavi. Esempi di avvisi sono: “Il cavo non supporta display esterni”, “Il cavo non supporta dispositivi USB-4 e le performance potrebbero essere limitate”, “il cavo USB-C non supporta Thunderbolt” e altri messaggi ancora.
Ricordiamo che le specifiche USB 3.1 prevedono differenti profili capaci di erogare potenze differenti: il profilo 1 fornisce 10 Watt con 5 Volt e 2 Ampere, la potenza ideale per dispositivi mobili di piccole dimensioni; gli altri profili comprendono rispettivamente 18 W, 36 W, 60 W e 100 W. La performance raggiunta dipende comunque da variabili come il dispositivo sfruttato, la versione USB, il cavo e l’interfaccia impiegata.