Nonostante il limitato successo, prosegue il lavoro di Google sul suo Chrome OS, introducendo ora il nuovo ambiente di lavoro Aura, che apporta una sostanziale modifica all’esperienza utente. Chrome OS con Aura appare meno come un sistema operativo dentro un browser e più come un OS tradizionale, ispirandosi a Windows e Mac OS X e anche per qualche verso, almeno stante alle immagini, ad iOS o Android.
Troviamo quindi la possibilità di sovrapporre schede di navigazione indipendente, un launcher di applicazioni simile a Launchpad e un task manager simile a quello disponibile su Windows. Aura dovrebbe consentire anche migliori performance grafiche e porterebbe con sè anche la compatibilità con alcuni nuovi formati di file, un aggiornamento del player multimediale e nuove opzioni per poter gestire schermi multipli, magari con un monitor affiancato.
Google parrebbe aver fatto marcia indietro sul suo sistema operativo “tutto browser”, dotando di Chrome OS un’aspetto e un’operatività simile a quella dei sistemi operativi tradizionali. Aura è disponibile al momento solo per i Chromebook Samsung e Acer, mentre l’originale Cr-48, il prototipo dei Chromebook, dovrebbe essere escludo dall’aggiornamento.