Chrome è sempre stato avido nei consumi delle batterie di portatili Mac e PC; è stato dimostrato in passato più volte ed è uno dei motivi per il quale in tanti preferiscono stare alla larga dal browser di Google.
Ma è ancora così? Davvero Chrome consuma eccessivamente la batteria? Matt Birchler (UI and UX designer di NMI) ha eseguito alcuni test mettendo a confronto Safari e Chrome su un MacBook Pro 14″ M2 con 16GB di RAM e macOS Sonoma, un sistema inizializzato e aggiornato, impostando la luminosità al 30% ed eseguendo un insieme di test, senza nessun’altra applicazione attiva se non semplici utility per il monitoraggio dell’attività.
I test (eseguiti in loop di 20 minuti) sono stati avviati più volte sfruttando una macro creata con Keyboard Maestro, e consistevano nell’aprire un video YouTube e guardarlo 10 volte, aprire Mastodon e scrollare le pagine per 4 minuti, aprire dei siti e scrollare le pagine, aprire un documento Google Doc e digitare all’interno di questo un testo per 2 minuti.
Dopo tre giorni di test e sessioni di navigazione che hanno richiesto 36 ore (per eseguire più volte i test sia con Chrome, sia con Safari), il risultato è che, a quanto pare, ora Chrome ora si comporta meglio di Safari, evidenziando consumi inferiori dell’8%. Al termine di questi test, di media Safari lascia la macchina con il 50% di batteria, mentre con Chrome la macchina arriva al 54% su una giornata lavorativa di 8 ore.
Il risultato (una dimostrazione che, secondo lo stesso autore dei test, non tiene sicuramente conto di determinate debolezze) è probabilmente trascurabile per la maggior parte degli utenti, soprattutto ora che con i processori Apple Silicon il problema è diventato secondario (Birchler ha dovuto rivedere le prove perché sessioni di un’ora di test non si sono rivelate sufficienti a evidenziare differenze). È probabile che le migliorie di Chrome siano il risultato di alcune scelte degli sviluppatotori del browser di Big G che hanno permesso di ridurre l’uso della memoria e novità legate al Risparmio Energetico, ottimizzazioni “sotto il cofano” a tutto vantaggio della durata della batteria.