Google ha intenzione di integrare migliorie relative alla “navigazione sicura”, l’insieme di funzioni che in Chrome permettono di identificare i siti web non sicuri e informare utenti e webmaster in modo da non subire danni.
Il servizio “navigazione sicura” è sfruttato dal motore di Google quando si esegue una ricerca da qualsiasi browser ma anche da Google Chrome e Mozilla Firefox, impedendo all’utente di accedere a siti riconosciuti come malevoli o sui quali è presente software identificato da “Big G” come malevolo. Il sistema è sfruttato altresì per verificare i download, impedendo all’utente di avviare applicazioni potenzialmente dannose.
Gli sviluppatori del browser hanno fatto sapere che intendono migliorare alcune funzionalità di sicurezza, con in mente specificatamente gli utenti Mac. Con le nuove funzioni gli utenti vedranno comparire con maggiore frequenza messaggi di avvertimento quando navigano su siti considerati pericolosi o scaricano file potenzialmente dannosi. In particolare, l’applicazione cercherà di bloccare le applicazioni “che danneggiano l’esperienza di browsing dell’utente”, app che sfruttano modalità non autorizzate per “iniettare” pubblicità indesiderate nel traffico web o modificano le impostazioni del browser.
Secondo le norme stabilite da Google le applicazioni web possono interferire con le normali attività del browser solo tramite estensioni pubblicate sul Chrome Web Store. “Iniettare” pubblicità nelle pagine web mediante modalità che impediscono all’utente di capire cosa sta accadendo verrà interpretato una violazione delle policy di Google. Dal 31 marzo di quest’anno Chrome le funzionalità di Safe Browsing consentiranno di avvisare l’utente quando qualche software modifica le impostazioni di Chrome senza sfruttare le API ad hoc. Non è chiaro se e in che modo le nuove policy interferiranno con applicazioni esterne antimalware che intercettano e analizzano il traffico web.
