L’ammodernamento di Chrome prosegue e il browser di Google potrebbe creare qualche grattacapo agli utenti che utilizzano alcuni plugin. A partire da gennaio 2015 infatti verrà bloccato di default il supporto per l’architettura NPAPI, sigla di Netscape Plugin Application Programming interface, tecnologia che risale ai primi anni dell’era del web e a uno dei primissimi browser degni di questo nome: Netscape 2. Nonostante l’anzianità NPAPI è ancora utilizzato oggi da numerosi plugin ma la tecnologia risulta poco sicura, compromette le prestazioni e rende più complesso il codice dei browser.
Per tutte queste ragioni a gennaio 2015 Google rimuoverà da Chrome la lista dei plugin basati su NPAPI, come rilevato da macg: tra questi troviamo quelli per Java, Facebook, Google Earth, Unity, Google Talk e anche Silverlight di Microsoft. Gli utenti che lo desiderano potranno comunque continuare ad eseguire questi e altri plug-in modificando manualmente le impostazioni di Chrome.
In ogni caso questo sarà possibile solo fino ad aprile 2015 quando Google rimuoverà completamente ogni traccia di NPAPI e qualsiasi plugin basato su questa tecnologia verrà rimosso dal Chrome Web Store. In questa fase di transizione solo gli utenti esperti e gli sviluppatori potranno forzare Chrome per eseguire ancora plugin con NPAPI. Il colosso delle ricerche online ha dichiarato che l’uso di questi plugin è comunque in calo negli ultimi mesi, mentre la maggior parte degli sviluppatori sta lavorando per creare versioni più moderne prive di tecnologia NPAPI. L’abbandono definitivo di questo retaggio del passato avverrà a settembre 2015.