Intel smantella il New Devices Group (NDG), la divisione costata centinaia di milioni di dollari che finora si è occupata – tra le altre cose – di occhiali smart e Realtà Aumentata.
La notizia è riportata da The Information e Intel ha confermato l’indiscrezione anche al sito The Verge. La chiusura interesserà circa 200 persone, alcune delle quali verranno licenziate. In una dichiarazione, la Casa di Samta Clara, scrive: “Intel lavora continuamente su nuove tecnologie ed esperienze. Non tutte queste evolvono in prodotti che decidiamo di commercializzare”. Sarà smantellato anche il progetto Superlight – in altre parole gli occhiali smart per la Realtà Aumentata (nome in codice “Vaunt”) che utilizzano una tecnologia in grado di proiettare una serie di informazioni direttamente sulle lenti. Finora si era vociferato di trattative con aziende come Quanta Computer per la produzione ma evidentemente non è stato possibile siglare accordi.
Il progetto era nato nel 2013 e alla guida era stato chiamato Mike Bell, ex dirigente di Apple e Palm. Tra le aree di interesse del gruppo, anche gli smartwatch. A questo proposito nel 2014 Intel aveva comprato il produttore di smarwatch Basis e nel 2015 annunciato una collaborazione con TAG Heuer e Google volta a lanciare uno smartwatch “svizzero” basato su tecnologia Intel e Android Wear.
Nel 2014 il produttore di CPU aveva provato a scommettere nel già allora affollato panorama degli smartwatch e dei dispositivi indossabili, una mossa che, evidentemente, non si è rivelata utile. Nel 2015 Intel acquisì Recon Instruments, azienda che si era fatta notare per alcuni visori HUD (heads-up display), una maschera da sci con display integrato (Snow2) e un paio di occhiali smart per ciclisti e corridori (Recon Jet) ma nulla di tutto questo ha permesso di entrare prepotentemente nel settore degli indossabili.
Segnali che qualcosa non funzionava erano arrivati lo scorso anno con lo smantellamento della divisione indossabili e il licenziamento della maggior parte dei dipendenti che lavoravano nel settore, inclusi i lavoratori frutto dell’acquisizione del produttore di smartwatch Basis Science.
Tornando alla Realtà Aumentata, anche Apple è da tempo impegnata nel settore. Per quanto riguarda dispositivi specifici (visori e/o occhiali) da tempo si vocifera che a Cupertino stiano preparando un visore dedicato. Sono stati più volte individuati brevetti ad hoc e in passato ha comprato aziende come Vrvana, specializzata in visori e Realtà Virtuale.