Ancora movimenti nel mondo editoriale USA: dopo la chiusura di MacWorld è il turno di Dr. Dobbs Journal, rivista che insieme a Byte può essere considerata storica (38 anni di esistenza) e un must per tutti gli sviluppatori. Da qualche tempo il magazine era diventato sempre più striminzito e il ridotto numero di inserzionisti costringe l’editore a chiudere. La rivista, molto tecnica, era nata nel 1975 (inizialmente il nome era ” Dr. Dobb’s Journal of Computer Calisthenics and Orthodontia”) e tra i collaboratori ha potuto vantare nomi quali: Steve Wozniak, Jef Raskin e Gary Kildall. Si è un primo momento cercato di adattare la rivista all’era del web, con un’edizione in PDF, ma l’idea non ha funzionato e la fuga degli inserzionisti ha ridotto i profitti rendendo sempre più sofferta la sopravvivenza.
Nonostante i miti che circolano, il web advertising non sempre è redditizio: richiede investimenti mirati per capire il target di riferimento e budget adeguati per le consulenze di aziende specializzate nella fornitura di spazi pubblicitari online. Impression, click through e sponsorizzazioni a tempo, non offrono sempre guadagni proporzionati alla quantità di traffico generato dai siti e questi possono variare da un mezzo a un altro, anche pesantemente.
Nel frattempo anche AnandTech, uno dei siti più noti e apprezzati passa di mano e diventa proprietà di Purch, una publishing company nota per vari prodotti online, tra i quali: Tom’s Hardware, Business News Daily, BuyerZone e altri.