Cambridge Analytica chiude i battenti, dopo lo scandalo Facebook e le successive indagini. A riportare la notizia è il Wall Street Journal che cita una conference call odierna con i dipendenti della ditta del presidente della capogruppo SCL Group, Giuliano Wheatland.
Facile comprendere i motivi che hanno portato a questo epilogo. La società è stata travolta dalle indagini, tutt’ora in corso, e dallo scandalo generato dalla vicenda con Facebook. Ed allora, Wheatland ha ritenuto inutile un rebranding di Cambridge Analytica: la perdita di reputazione, oltre che della clientela, è stata troppo grave da poter recuperare. Lo scandalo, gravissimo, ha affondato anche la capogruppo SCL Group.
Ricordiamo che Facebook è accusato di aver condiviso con l’azienda britannica i dati di 50 milioni di utenti finiti alla società – arruolata tra gli altri da Trump – che li ha usati per fare pubblicità elettorali mirate sul social network. Attualmente ci sono inchieste in corso negli Stati Uniti e nel Regno Unito, e anche il Parlamento europeo ha chiesto chiarimenti. Quanto accaduto non è piaciuto nemmeno al cofondatore di WhatsApp (società di Facebook) al punto che questo ha inviato gli utenti a cancellarsi dal social.
Anche se difficilmente i vostri dati saranno stati condivisi a con Cambridge Analytica è possibile verificare l’integrità dei propri account seguendo semplici passaggi. Per sapere se se la vostra privacy è stata violata è sufficiente collegarsi a questo link per ricevere informazioni in proposito.