Anki, la startup specializzata nella produzione di piccoli robot-giocattolo in grado di sfruttare funzionalità di Intelligenza Artificiale, chiuderà la propria attività.
L’azienda era nota agli utenti Apple perché suoi prodotti vennero presentati nel corso di una demo nel keynote della WWDC del 2013. Boris Sofmam, CEO dell’azienda, lunedì 29 aprile ha informato i dipendenti dell’imminente chiusura. Il sito Recode, citando sue non meglio precisate fonti, riferisce che ai dipendenti sarà offerta la liquidazione entro una settimana.
Anki si era fatta notare per prodotti quali Cozmo, un robot smart di piccole dimensioni in grado di comportarsi in modo empatico, riconoscendo le persone e gli animali grazie all’intelligenza artificiale. Tra le peculiarità di Cozmo, la possibilità di interfacciarsi con l’IoT e per gli sviluppatori di sfruttare SDK per infinite possibilità creative. OverDrive è, invece, una evoluzione delle piste elettriche, con macchine che sfrecciano ad alta velocità controllabili attraverso il proprio smartphone grazie ad un’app che in realtà è un vero e proprio videogioco, con la possibilità di utilizzare diversi tipi di armi per vincere la gara.
I robot Vector erano stati proposti inizialmente sulla piattaforma di crowdfunding Kickstarter: tra la peculiarità di questi prodotti in grado di muoversi autonomamente, la possibilità di cambiare espressioni del volto a seconda “dell’umore” e comprendere i comandi vocali fornendo informazioni come le previsioni meteo o altri dati disponibili online.
Il produttore dei robot Overdrive, Cosmo e Vector, a quanto pare si trova in seria difficoltà per non essere riuscita a ottenere finanziamenti a condizioni accettabili. Non sono noti i dettagli ma a quanto pare di capire finanziamenti erano evidentemente rilevanti per il futuro dell’azienda. L’amministratore delegato ha informato i dipendenti di non avere ottenuto il finanziamento solo il giorno prima dell’annuncio della chiusura.
“Nonostante i nostri successi, abbiamo perseguito qualsisia sostegno finanziario per sovvenzionare lo sviluppo di futuri prodotti ed espandere la nostra piattaforma”, ha riferito un portavoce dell’azienda. “Non siamo riusciti a portare a termine un rilevante accordo finanziario in fase avanzata di trattativa con un investitore strategico”. “Faremo del nostro meglio per prenderci cura dei dipendenti e delle rispettive famiglie, e il nostro team continuerà a esplorare tutte le opzioni disponibili”.
L’amministratore dell’azienda è riuscito a ottenere 100 milioni di dollari nel 2017, prevedendo un nuovo finanziamento per l’anno successivo, fondo che invece non è arrivato. Anki aveva ottenuto 200 milioni con fondi di venture capital da Andreessen Horowitz, investitore che ha tra i suoi co-fondatori Marc Andreessen (conosciuto come il co-autore di Mosaic, il primo browser web), per un periodo anche nel consiglio di amministrazione di Anki. I dirigenti di Anki hanno riferito di interesse all’acquisizione da parte di aziende quali Amazon, Comcast e Microsoft, ma questa non si è mai concretizzata.