L’Italia mostra ancora una volta di voler restare in prima linea in tema di strategie sui chip: dopo la fondazione di Pavia e l’annuncio di Silicon Box arriva l’ok dell’Unione Europea sul programma pilota a Catania.
Le istituzioni europee hanno approvato il progetto della Linea Pilota di Catania, un traguardo particolarmente importante per la strategia italiana sui chip. In questo modo, la produzione di chip diventa sempre più importante per il nostro Paese, adesso con un nodo importante nell’Etna Valley:
L’approvazione da parte delle istituzioni europee del progetto della Linea Pilota di Catania è un traguardo importante che conferma che le competenze industriali e la collaborazione istituzionale possono porre il nostro Paese in una posizione di leadership nel settore a livello globale.
La strategia italiana sui chips continua a funzionare. Dopo la fondazione di Pavia, dopo l’annuncio di Silicon Box si aggiunge oggi un altro ulteriore significativo tassello: i chips diventano sempre più centrali nel nostro contesto produttivo, che vede l’Etna Valley protagonista delle nuove frontiere dell’innovazione tecnologica
Questo il commento del Ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso, che ha valutato come estremamente positiva l’approvazione da parte della Chips Joint Undertaking europea delle prime quattro linee pilota promosse in ambito Chips Act.
Italia in pole
Il nuovo progetto sarà capitanato dall’Italia, ma vedrà coinvolti anche altri Paesi, come Finlandia, Polonia, Svezia, Austria, Francia e Germania. Più nel dettaglio, il progetto sarà giudicato dal Car di Catania, che è riuscito a vincere la concorrenza di altri poli grazie alla consolidata esperienza nel settore. Ad affiancarlo, come partner nel progetto, anche la Fondazione Chips.it di Pavia e la Fondazione Bruno Kessler, insieme al consorzio interuniversitario IUNET.
Il programma riceverà un sostegno finanziario dell’Unione Europea di 180 milioni di euro, cui si sommano fondi provenienti da enti statali e investitori privati, portando il finanziamento totale a circa 360 milioni di euro. Di questa somma, sono destinati circa 212 milioni di euro per l’impianto di Catania.
La pianificazione per la realizzazione del centro di ricerca coinvolgerà il CNR avrà inizio nel 2025, una volta formalizzati i relativi contratti. Gli articoli dedicati a Finanza e Mercato sono disponibili a partire dai rispettivi collegamenti.