Per Samsung ed Apple il mercato smartphone cinese di fascia alta diventerà più proibitivo e difficile da conquistare. China Mobile, primo operatore mobile del territorio cinese, ha annunciato che taglierà di circa 2 miliardi di dollari il budget disponibile per le sovvenzioni agli smartphone premium, fra cui rientrano gli iPhone e i Galaxy S.
La decisione di tagliare circa il 40 per cento del budget dedicato arriva dopo che le autorità governative regolatrici del mercato hanno indicato ai tre operatori mobili cinesi di tagliare le spese di marketing, modificando quindi una strategia di vendita che aveva concesso a molti utenti benestanti cinesi di potersi permettere un iPhone o un Galaxy a prezzo ragionevoli, sottoscrivendo un abbonamento mobile.
I sussidi in Cina possono costare agli operatori fino a 750 dollari nel caso di dispositivi premium abbinati a piani tariffari particolarmente completi, ma rappresentano una leva di marketing non indifferente per aziende come Apple e Samsung. Se tali sussidi verranno meno, i due colossi si troveranno in una posizione di svantaggio rispetto alla concorrenza dei brand cinesi, come Xiaomi e Lenovo, che sono già abituati a vendere i loro dispositivi senza sussidi e prezzi nettamente inferiori rispetto a quelli di un dispositivo Apple o Samsung di livello equiparabile.
Inoltre sembra che i marchi cinesi stiano facendo breccia nelle preferenze della popolazione di casa, che sembra apprezzare sempre di più i device prodotti dalle aziende conterranee; basti pensare all’impressionante crescita di Xiaomi, divenuto primo produttore smartphone in termini di vendite nell’ultimo quarto. La Cina è però un mercato troppo importante per Apple e Samsung ed è ragionevole pensare che le due aziende, nel caso le sovvenzioni dovessero venire a mancare, decidano di perseguire strade alternative per poter mantenere quote di mercato soddisfacenti.