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Chi fa da sé fa per tre: Apple farà più spot pubblicitari interni

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Secondo quanto emerso da un recente report di Bloomberg, Apple sta aumentando progressivamente la rilevanza del team interno che si occupa di creare spot pubblicitari.

Il gruppo è lo stesso che creò lo spot di iPad Air, mostrato da Apple durante il Keynote di presentazione del nuovo tablet “più sottile di una matita”, oppure quello nel quale si paragona l’iPad ad un poema al quale ognuno contribuisce aggiungendo i propri versi, citando alcune parole di Robin Williams nel film “L’attimo fuggente“.

La notizia arriva a pochi mesi dalle rivelazioni emerse durante il processo contro Samsung, in cui si descriveva uno Schiller visibilmente preoccupato per la propria azienda che negli ultimi tempi stava sfornando pubblicità peggiori di quelle del suo maggior diretto concorrente.

L’idea di Apple è quella di aumentare la qualità degli spot. Al momento, infatti, Cupertino non ha concluso la collaborazione con TBWA\Chiat\Day, storica agenzia pubblicitaria alla quale Apple si era affidata per la prima volta ben 30 anni fa, dai giorni del primo spot di Apple al Super Bowl nel 1984, ma i vertici Apple chiederanno alle due agenzie quella interna e quella esterna (Media Arts Lab, un’unità interna di TBWA che ha lavorato solo ed esclusivamente per Apple) di presentare le loro idee, scegliendo le migliori, mettendole così in competizione.

Il team interno è di alto profilo. In esso figurano  David Taylor, direttore musicale entrato in Apple nel mese di gennaio, Tyler Whisnand, che proviene proprio da Media Arts e guida il gruppo creative per la pubblicità, e Bill Davenport che viene da Wieden+Kennedy.

Apple pubblicità

https://www.youtube.com/watch?v=xlUQYWN6uDI

Anche TBWA\Chiat\Day, da parte sua nel corso degli ultimi mesi ha rivoluzionato il proprio organico, almeno in parte per rispondere alla sfida di Apple. James Vincent è un altro nome più volte citato in queste ore, e vicinissimo ad Apple perchè ha guidato tutti i rapporti della propria agenzia con Apple, è stato promosso a CEO di TBWA\Chiat\Day, eliminando il suo coinvolgimento nelle operazioni giornaliere.  Il motivo, seppur non confermato, sembra essere legato alle tensioni sempre più forti ed evidenti tra lui e Phil Schiller già nei primi mesi del 2013. TBWA\Chiat\Day d’altra parte trae la maggior parte del suo fatturato dalle pubblicità Apple; secondo una stima circa 100 milioni di dollari l’anno arrivano proprio da Cupertino.

Anche se può sembrare superfluo sottolinearlo, effettivamente gli spot di Apple hanno cominciato a perdere la loro efficacia dopo la morte di Jobs nel 2011; come infatti ricorda Peter Burrows di Bloomberg, da quel momento Samsung avviò un’aggressiva e forse anche parzialmente opportunistica, campagna pubblicitaria contro Apple e gli utenti iPhone che  ha fruttato un enorme successo alla società sudcoreana. Parallelamente, come nota Bloomberg, l’indice di Ace Metrix sulla popolarità ed efficacia degli annunci pubblicitari Apple è sceso considerevolmente, fino a toccare i 548 punti, solo poco più della media totale degli annunci pubblicitari in genere

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