Una carriera discreta, lontano dai fari della ribalta, ma anche un progresso inarrestabile in fatto di responsabilità ed incarichi fino a diventare l’italiano che nel mondo ha maggior responsabilità nella gestione di assetti finanziari dopo Mario Draghi. Questo è, in estrema sintesi, e con un pizzico di enfasi giornalistica, il profilo di Luca Maestri, erede designato di Peter Oppenheimer di cui oggi Apple ha annunciato il pensionamento.
In realtà Maestri, del cui curriculum abbiamo parlato più volte, ha una storia professionale molto ricca e un cursus honorum di alto livello. Si è laureato in economia e commercio alla Luiss di Roma nel 1988 e ha conseguito un master all’università di Boston nel ’91. Successivamente è stato dipendente di General Motors per 20 anni, occupandosi di gestione finanziaria e lavorando in Europa, Sud America e Asia, un incarico di grande responsabilità visto che ha gestito l’espansione in Asia del gruppo e poi si è occupato del non semplice mercato sudamericano nei due principali paesi dell’area, Argentina e Brasile. In GM è stato anche direttore finanziario per l’Europa.
Maestri dopo questa importante esperienza manageriale ha cambiato completamente comparto, avvicinandosi all’hi-tech ricoprendo l’incarico di CFO Nokia Siemens Network dal 2008. Tre anni dopo l’approdo in Xerox dove è rimasto fino alla fine del 2012 sempre con il ruolo di CFO. Alla sua partenza, lo salutava così la Ceo dell’azienda Ursula Burns. «Luca è un responsabile finanziario stellare; il suo contributo ha portato grande valore alla trasformazione di Xerox in una società di servizi enterprise – dice l’amministratrice delegata -; ci ha aiutato a rafforzare le nostre fondamenta finanziarie, cosa che tornerà utile al suo successore, alla nostra società e, nel lungo termine, agli azionisti».
Apple l’ha presentato pubblicamente, anche se non formalmente, nel corso della relazione del trimestre di fine 2013. In quella occasione Maestri ha presenziato alla conferenza stampa con il ruolo di Corporate Controller, una figura che si affianca a quella del CFO con compiti maggiormente operativi e pratici, un incarico che è destinato a rimanere solo una breve parentesi verso un compito assai più grande ed importante
Maestri dovrà infatti gestire le finanze di di una azienda che conta su una liquidità di quasi 150 miliardi di dollari, pari alle riserve di uno stato sovrano neppure troppo piccolo, uno dei fatturati più alti al mondo, oltre che il maggior valore azionario della terra. In termini pratici nel mondo un solo italiano ha tra le mani le leve del comando di una macchina finanziariamente ed economicamente più influente: il presidente della Bce Mario Draghi.