Apple continua a spingere molto forte sul comparto fotocamera e videocamera di iPhone. Lo si capisce da quel che ha fatto con il lancio di iPhone 13 che proprio in questo ambito trova le sue principali novità rispetto ad iPhone 12. Se parlando di fotografia possiamo concentrarci sull’hardware andando a caccia dei dettagli, quando si parla di video la novità di maggior rilievo è certamente il cosiddetto “cinematic mode”.
Che cosa sia questa modalità lo si comprende molto bene guardando al breve film giallo realizzato da Apple che pubblichiamo anche noi poco sotto o il “western” che trovate sempre in questa pagina. Volendo descriverla possiamo sintetizzare la tecnologia in qualche cosa che opera come l’effetto sfocato che da tempo conosciamo nel campo della fotografia su iPhone: una parte della immagine è a fuoco la restante parte non lo è. Questo aiuta a concentrare l’attenzione sui dettagli o su un volto.
La novità di cinematic mode è che quando nella lente si trovano più volti, il fuoco sarà gestito in maniera automatica, sfocando quello che non guarda la lente; un effetto particolarmente interessante e d’effetto come si può notare dal filmato.
Se nella modalità ritratto di iPhone è possibile gestire il fuoco in maniera manuale in post produzione aumentando o diminuendo la profondità di campo, così avviene anche con il cinematic mode.
Apple per introdurre la funzione che si fonda su un processo di machine learning molto sofisticato e sul chipset A15, ha usato le testimonianze di due cineasti affermati: Greig Fraiser (direttore della fotografia di film come Rogue, Lion, Zero Dark Thirty e della serie The Mandalorian) e Kathryn Bigelow, (Oscar alla regia per The Hurt Locker e nominata sempre all’Oscar per Zero Dark Thirty). Secondo Fraiser e la Bigelow presto i filmakers, grazie a queste innovazioni, realizzeranno i loro lavori in maniera molto, molto differente.