Il successo di ChatGPT e affini – chatbot basate su intelligenza artificiale AI e machine learning specializzate nella conversazione – fanno impallidire Siri, Alexa, Cortana e compagnia bella: senza mezzi termini ora lo dice anche il CEO di Microsoft Satya Nadella secondo il quale tutti gli assistenti vocali sono «Stupidi come sassi», al confronto con ChatGPT e affini.
I vari assistenti vocali sembrano futuristici fino a pochi anni addietro ma Apple, Amazon, Microsoft, Google non hanno saputo migliorare più di tanto i rispetti assistenti e consentono di fare essenzialmente le stesse cose che facevano dieci anni fa: poco realmente utile. Il Financial Times fa il punto della situazione sugli assistenti vocali ed evidenzia come l’entusiasmo di qualche anno fa (di utenti e sviluppatori) sia ormai scemato.
Alexa, l’assistente di Amazon, è il leader di settore rispetto a Google e Apple: IDC stima che un utente su due usi quotidianamente Alexa; secondo Amazon più del 50% degli utenti con dispositivi che integrano il suo assistente, usano Alexa quotidianamente.
Nonostante i dati soddisfacenti dal punto di vista di Amazon, Alexa è a quanto pare un progetto ormai relegato in secondo piano: indiscrezioni riferiscono di una riorganizzazione con l’arrivo del nuovo amministratore delegato Andy Jassy, il quale avrebbe chiesto di non migliorare necessariamente e ulteriormente il servizio, ma pensare a modi per renderlo redditizio. Anche nella divisione che si occupa dell’assistente vocale non sono mancati a quanto pare i licenziamenti.
Visto ChatGPT, per Satya Nadella tutti gli assistenti vocali sono stupidi come sassi
Il disinteresse si avverte anche da parte di Microsoft. La multinazionale di Redmond in passato ha parlato di Cortana come qualcosa che doveva rivoluzionare l’interazione, ma ora il CEO Satya Nadella ammette che tutti gli assistenti vocali sono inutili. “Semplicemente non funzionano”, ha riferito Nadella. “Avevamo un prodotto che avrebbe dovuto rappresentare la prima linea per accedere a un sacco di informazioni e invece non ha funzionato”.
Ora che Microsoft ha ChatGPT e accesso alle tecnologie di OpenAI, società nella quale investe da anni, arriva anche una stroncatura: per Nadella infatti non solo Cortana ma in generale tutti gli assistenti vocali come li abbiamo conosciuti fino a ora sono «Stupidi come sassi». L’obiettivo di Redmond è ora spingere ChatGPT, o meglio, la variante integrata in Bing, e anche puntare su funzionalità AI nel portafoglio di applicazioni e soluzioni dell’azienda, fornendo assistenza interattiva e basata sull’AI in tutte le soluzioni offerte.
Anche Adam Cheyer, uno dei due “papà” di Siri, ritiene che ChatGPT faccia sembrare gli assistenti vocali stupidi in confronto a ChatGPT. ‘Nessuno sa cosa possono o non possono fare. Non è chiaro cosa possono dire o non possono dire” evidenziando che sono diventati sostanzialmente inutili.
Quello su cui ora potrebbero voler puntare molti, sono gli assistenti arricchiti con AI. Al Financial Times un dipendente di Amazon ha riferito di esperimenti in corso, scelta che – secondo Adam Cheyer – potrebbe portare a una rinascita degli assistenti vocali, questa volta con la flessibilità e complessità finora mai viste (o meglio “sentite”) prima.
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