L’ascesa di ChatGPT non conosce tregua e OpenAI riferisce che il numero di utenti che settimanalmente usano attivamente la sua chatbot basato su intelligenza artificiale e apprendimento automatico, è superiore ai 200 milioni, il doppio rispetto allo scorso anno.
Lo riferisce il sito di news americano Axios spiegando che ChatGPT continua a essere la chatbot di riferimento nelle AI generative, un settore caratterizzato da una forte concorrenza, con altri nomi (su tutte Google, Microsoft e Meta) che sgomitano nella speranza di accaparrarsi una quota.
OpenAI afferma che il 95% delle aziende presenti nella Fortune 500 (le 500 aziende statunitensi classificate in base al loro fatturato) usano suoi prodotti e che l’uso di API dedicate è raddoppiate da luglio, da quando è stato presentato GPT-4o mini.
“Le persone usano i nostri strumenti nella loro quotidianità, dove fa davvero la differenza in aree quali l’assistenza sanitaria e l’istruzione – che si tratti di aiuti in procedure di routine, soluzioni a problemi difficili o di sbloccare la creatività”, ha riferito Sam Altmam, CEO di OpenAI.
Parlando della concorrenza, è di pochi giorni addietro la notizia di Meta secondo la quale anche l’adozione del suo modello open source Llama è notevolmente aumentata.
Il numero di utenti ChatGPT dovrebbe logicamente aumentare con la prossima uscita di iOS 18, con Apple che integrerà ChatGPT nel suo sistema operativo, anche se gli europei non avranno subito accesso ma bisognerà attendere.
È bene ricordare che quanto indicato dalle AI generative è sempre da prendere con le molle: queste AI tendono a raccontare anche cose fasulle e prive di senso, elementi con i quali dovremo fare sempre più i conti con l’inarrestabile crescita di queste tecnologie.
Si vocifera di investumenti da parte di Apple e Nvidia su OpenAI, per rafforzare i legami con quest’ultima.
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