Alcuni mesi addietro OpenAI ha presentato una versione nativa di ChatGPT per macOS, permettendo agli utenti Mac di semplificare l’interazione con il noto chatbot con AI.
OpenAI adesso offre un aggiornamento dell’app Mac, versione che offre l’integrazione con app di terze parti, incluso Xcode, l’ambiente di sviluppo integrato di Apple che offre unna suite di strumenti utili allo sviluppo di software per i sistemi macOS, iOS, iPadOS, watchOS e tvOS.
OpenAI spiega che la prima beta dell’app funziona con strumenti per sviluppatori come VS Code, Xcode, Terminale e iTerm2 e che ha in programma di aggiungerne altre a breve.
Invece di copiare e incollare il codice in ChatGPT, gli utenti possono collegare manualmente l’IDE o il terminale all’app macOS; sarà poi ChatGPT a valutare il contenuto in quell’app per dare risposte più rapide e basate sul contesto rispetto alle domande che vengono poste.
La funzionalità sarà disponibile per gli utenti Plus e Team. Il rollout per gli utenti Enterprise ed Edu avverrà nelle prossime settimane.
OpenAI spiega che gli utenti possono sempre sapere cosa sta valutando ChatGPT e la funzionalità verrà abilitata esplicitamente.
Simili funzionalità sono offerte nella versione Windows di ChatGPT (ora disponibile per Windows 10 e 11). Grazie all’applicazione desktop è possibile integrare ChatGPT in maniera fluida all’attività a cui si sta lavorando: è possibile richiamare l’AI con l’abbreviazione di tastiera “Alt + Spazio”; gli utenti possono fare domande, cercare sul web, condividere screenshot, caricare file e foto. È anche possibile sare l’Advanced Voice Mode per chattare con il computer in tempo reale e ottenere consigli e risposte mentre si lavora.
Se l’app ChatGPT è già installata sul vostro Mac potete aggiornala avviandola selezionando dal menu “ChatGPT” la voce “Verifica disponibilità aggiornamenti” e confermando l’installazione degli aggiornamenti proposti
Ricordiamo che OpenAI e Apple hanno annunciato una partnership che offrirà l’integrazione di ChatGPT in iOS, iPadOS e macOS, permettendo di accedere a varie funzionalità – inclusa la “comprensione” di documenti e immagini – senza bisogno di strumenti di terze parti; anche Siri potrà sfruttare ChatGPT, chiedendo il permesso all’utente e mostrando direttamente i risultati ottenuti dall’AI.
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