OpenAI sta testando la memoria per ChatGPT, funzionalità che permetterà di ricordare informazioni sull’utente, sulle sue preferenze e sulle sue passate conversazioni con il chatbot di intelligenza artificiale.
Lo riferisce l’azienda in un post sul blog ufficiale, spiegando che il rilascio è previsto durante questa settimana sia per gli utenti della versione gratuita del servizio, sia per quelli a pagamento:
“Conversando con ChatGPT, sarà possibile chiedere di ricordare qualcosa di specifico, o lasciargli scegliere dettagli. La memoria di ChatGPT diventerà migliore man mano che si usa, e comincerete a notare i miglioramenti col passare del tempo”.
La nuova funzionalità permetterà di personalizzare le conversazioni con il chatbot, ed è presentata come un impegno per rendere l’esperienza utente più smart e amichevole.
La funzionalità “memoria” secondo OpenAI aumenterà la produttività e migliorerà la customer experience con le aziende. OpenAI intende mettere a disposizione novità specifiche per i clienti enterprise nell’ambito di “un rollout più ampio”.
“Per utenti Enterprise e Team, la memoria può essere utile quando si utilizza ChatGPT per lavoro. Può apprendere il vostro stile e le vostre preferenze, tenendo conto di interazioni passate. Questo consente di risparmiare tempo e ottenendo un quadro di riferiemnto più rilevante e interessante”, scrive ancora OpenAI, evidenziando la possibilità in ambito aziendale di ricordare, ad esempio, le preferenze relative ad un linguaggio di programmazione, tenendone conto in futuro.
La funzionalità di memoria aiuterà in termini di ripetibilità, qualità e, ancora più importante, produttività, giacché l’utente non deve ripetere determinate richieste ogni volta, permettendo di migliorare le risposte nel corso del tempo. In ogni momento l’utente è libero di scegliere se attivare o meno la memoria di ChatGPT e nel caso quali informazioni conservare o meno.
Sarà ad ogni modo possibile usare la funzione “chat temporanea” per conversare con ChatGPT senza tenere conto della memoria precedente, alla stregua della modalità incognito o finestra privata che è possibile attivare dai browser, conversazioni di cui non si terrà conto in futuro e che non appariranno nella cronologia.
Sam Altman CEO di OpenAI sta raccogliendo migliaia di miliardi di dollari per stravolgere l’industria di produzione di chip e in particolare per costruire chip AI in grado di sopperire alla enorme richiesta di mercato prevista da qui al 2030.
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