La variante Omicron di COVID-19 sta facendo una strage: non di morti, per fortuna, visto che dal primo decesso accertato (in Israele, il 21 dicembre) ad oggi si contano in poche decine in tutto il mondo, ma soprattutto di presenze al Consumer Electronics Show di Las Vegas. Perché se non altro la contagiosità è molto più alta della Delta e delle precedenti varianti: di conseguenza nonostante molte nazioni sono già alla terza dose di vaccinazione e gli organizzatori della fiera hanno promesso di adottare tutte le misure di sicurezza possibili per ridurre al minimo la circolazione del virus, la paura supera ogni precauzione e giorno dopo giorno tante aziende, inclusi grandi nomi noti, stanno dando forfait.
Ad abbandonare la nave, lo scrivevamo un paio di giorni fa, c’era Microsoft, ma era soltanto l’ultimo di una lunga lista dentro cui troviamo anche Facebook, T-Mobile, Twitter, Pinterest, iHeartRadio, Google, Intel, Lenovo, Waymo e General Motors. A questi si aggiungono oggi altri due big del settore: AMD e OnePlus, che hanno appena ritirato la propria presenza fisica al più atteso evento tech dell’anno. Nessuna delle due ha specificato le motivazioni, anche se come dicevamo sono facilmente intuibili, tanto più che AMD in una nota ha scritto che passerà «al virtuale nel miglior interesse della salute di tutti».
D’altronde AMD era già pronta per lanciare i prodotti previsti per il nuovo anno attraverso un livestream il 4 gennaio, mentre di OnePlus sappiamo che il OnePlus 10 Pro verrà presentato a gennaio e che per l’occasione avrebbe presenziato al CES 2022, mentre a questo punto è ormai certo che rinuncerà almeno a quest’ultima opzione. Nel momento in cui scriviamo LG, Samsung e Sony appaiono ancora tra le aziende che saranno presenti fisicamente all’evento: tuttavia da qui al 5 gennaio c’è ancora tempo per cambiare idea e visto l’andazzo non è escluso che ciò possa accadere.
Nel frattempo la Consumer Technology Association, che organizza l’evento, continua a ribadire che le misure di sicurezza previste sono sufficienti per proteggere i partecipanti. Ha anche minimizzato quest’ondata di abbandoni, facendo invece notare che dal 23 dicembre sono state registrate più iscrizioni che rinunce.