Il Consumer Electronics Show, CES 2022, la tradizionale fiera di Las Vegas che si svolge annualmente nel mese di gennaio, è stata l’ultima delle fiere tecnologiche a svolgersi in presenza nel 2020, poco prima che la pandemia di coronavirus esplodesse in tutto il mondo. In quell’occasione furono accolte circa 170.000 persone, molte delle quali provenienti dall’estero: dopo quella fiera, a seguire tutti gli altri appuntamenti, come ad esempio IFA di Berlino a settembre, si sono svolti online. Ma come gli organizzatori di quest’ultima hanno già fatto sapere che quest’anno si ritornerà a passeggiare fisicamente tra i padiglioni, anche quelli del CES 2022 hanno ben chiaro che il prossimo anno, pandemia o no, la fiera riprenderà con il tradizionale svolgimento in presenza.
Basta quindi fiere tutte online e in videoconferenza: per il prossimo anno – spiega la Consumer Technology Association (CTA) – c’è l’intenzione di voler organizzare la fiera con la presenza fisica delle persone. Se non tutta quantomeno una parte, mentre il resto del mondo potrebbe continuare a seguire l’evento – fissato per il periodo che va da 5 all’8 gennaio 2022, con un accesso in anteprima per i giornalisti a partire da lunedì 3 gennaio – in streaming. Tra le aziende che presenzieranno fisicamente con un proprio stand ci sono Amazon, Google, Intel, Samsung e Sony, con molti altri che stanno ancora definendo il proprio programma.
La CTA è chiaramente a conoscenza dei problemi di sicurezza legati ad una ripartenza di questo tipo, anche perché a meno di non usare la sfera di cristallo, non è possibile conoscere lo stato di infezione correlato alla pandemia di COVID-19 in quel periodo. L’associazione ha spiegato che starebbe “rivedendo” le proprie linee guida sulla sicurezza, in modo tale da trovare il giusto bilanciamento per permettere di tornare gradualmente alla normalità senza mettere a rischio la vita delle persone.
La vera domanda a questo punto bisognerà farla a chi avrà la possibilità di parteciparvi: si sentirà pronto? Anche se molti per quel periodo avranno già ricevuto il vaccino contro il COVID-19, al netto di eventuali richiami da fare per proteggersi dalle varianti che si saranno sviluppate, non ci sarà alcuna garanzia sulla percentuale di anticorpi che si posseggono in quel momento, tanto più che i vaccini attuali non impediscono di contrarre il virus né di trasmetterlo, ma riducono soltanto la carica virale, quindi in linea teorica dovrebbero consentire di gestire la malattia a livello domestico e senza occupare un posto letto in ospedale. Ad oggi manca soprattutto una chiarezza in termini di requisiti per gli spostamenti: pass vaccinale si o no? è sufficiente il tampone o sarà necessario essere vaccinati?