Stewart Butterfield, CEO di Slack, società che si è fatta notare per una piattaforma di comunicazione in tempo reale, in un’intervista di The Wall Street Journal, non usa mezzi termini contro Siri, l’assistente virtuale della Mela. “Apple ha speso miliardi di dollari su Siri, lavorando per lungo tempo con centinaia di ingegneri e un enorme archivio di voci, ed è un c*** di assistente idiota, in pratica inutile”.
Gli sviluppatori di Slack stanno lavorando a Slackbot, un assistente virtuale al quale stanno collaborando scienziati ed esperti di intelligenza artificiale. Al momento Slackbot è radicato nel sistema di messaggistica della società, ed è in grado di rispondere a domande fornendo consigli ed eseguire ricerche. Secondo Butterfield in futuro Slack sarà utilizzabile anche all’infuori della piattaforma proprietaria e l’idea è di farlo diventare un po’ come Samantha, il sistema visto nel film “Her” (in italiano, “Lei”), in grado di evolvere, adattandosi alle esigenze dell’utente.
Slack è solo una delle tante società che si occupano di ricerche nel campo delle tecnologie per l’elaborazione del linguaggio naturale e dell’apprendimento. Servizi competitivi a Siri sono stati realizzati (e in continuo sviluppo) da parte di Google, Microsoft, Amazon. Anche Facebook sta lavorando da qualche tempo a MoneyPenny, un sistema in grado di ascoltare e interagire con l’utente.