Il futuro sarà delle auto a guida autonoma ma Porsche non è interessata. Con una sola frase il Ceo Porsche esclude qualsiasi collaborazione con le grandi società di tecnologia per veicoli a guida autonoma: «iPhone sta bene in tasca, non sulla strada» ha dichiarato in una intervista Oliver Blume amministratore delegato della Casa tedesca di auto sportive.
Naturalmente non si tratta di una grande sorpresa per chi segue il mondo delle auto: da sempre Porsche pubblicizza il feeling trasmesso alla guida delle sue vetture, obiettivo ribadito anche dal dirigente nell’intervista riportata da Reuters: chi compra una Porsche vuole guidarla personalmente e non lasciare che il computer gestisca tutto da solo.
Secondo Boston Consulting Group entro il 2025 le auto con funzioni automatiche raggiungeranno il 13% del mercato, per un business stimato di 42 miliardi di dollari. Ma prevedere il futuro non è semplice e forse anche Porsche potrebbe contemplare veicoli con guida autonoma, per esempio per gestire in modo automatico lunghi tragitti e per rilassare il conducente su tratte ripetitive, ma per scoprirlo occorre attendere ancora un po’.
Per il momento Porsche si sta impegnando sulle vetture ibride e anche completamente elettriche. Entro il 2018 potrebbe arrivare la prima Porsche 911 ibrida in grado di percorrere 31 miglia, circa 50 chilometri. Invece Mission E, la prima Porsche completamente elettrica, sembra sarà in grado di offrire una potenza di 600 cavalli e percorrere fino a 310 miglia, circa 500 km ma per questa occorre aspettare fino entro il 2020.