Il mancato accordo tra consiglio e Ceo, oppure la divergenza di visioni per quanto riguarda il futuro dell’azienda o sulle nuove strategie da implementare per affrontare le sfide dell’era che qualcuno ha già definito post-PC. Anche se nei comunicati ufficiali le società indicano sempre ragioni diverse e questioni di mercato, secondo gli addetti ai lavori orientali riportati da DigiTimes in ultima analisi le recenti fuoriuscite, ultima in ordine di tempo quella di Lanci da Acer, di top manager del mondo IT e della tecnologia sono dovute principalmente all’effetto Apple. Il cambiamento epocale innestato da iPhone e poi da iPad è evidente ormai a tutti ma l’interpretazione del sito taiwanese merita di essere presa in considerazione perché di fatto esplicita in maniera chiara quel collegamento diretto tra gli abbandoni dei Ceo di aziende top conosciute in tutto il mondo e il successo della Mela che passa tra le righe di analisti e osservatori. Ci sono pochi dubbi, in effetti, che ad affossare la più che trentennale carriera di Olli-Pekka Kallasvuo in Nokia, a togliere la poltrona a Nam Yong di LG e a separare la strada di Gianfranco Lanci da quella di Acer siano state le mosse di Apple che ha scombinato i piani di tutte queste aziende (oltre che di molte altre).
Secondo gli addetti ai lavori al di là delle motivazioni ufficiali riportate dai comunicati stampa, la vera ragione delle dimissioni-rimozioni dall’incarico è stata quella di non essere stati in grado di difendere nè di presentare piani credibili per fermare la marcia della Mela. In qualche caso c’è stata sottovalutazione (come per LG e Acer probabilmente) in qualche altro caso c’è stata l’incapacità di percepire la portata del cambiamento o forse l’incapacità di cambiare (nel caso di Nokia). Quel che c’è di peggio è che la corsa alla caduta delle pedine del domino non è finita qui. Motorola, Sony, Toshiba, Asus e anche Lenovo in un modo o nell’altro incrociano la strada di Apple o, forse, è Apple che incrocia quella di concorrenti che in un passato non troppo antico vivevano su un pianeta marziano rispetto a quello intorno a cui orbitava l’asteroide di Cupertino, un corpo celeste che improvvisamente impazzito ha impattato con la stessa forza distruttiva di quello che 65 milioni di anni fa sterminò i dinosauri.