Non scambiare il materiale didattico con i propri compagni, usare solo le proprie penne, portare a scuola una borraccia e foderare i libri per poterli pulire meglio. In mezzo alle tante regole per il contenimento del contagio da Coronavirus a scuola, sembra che ci si sia dimenticati di cellulare e tablet (da sempre paradiso per batteri di vario tipo).
A questi dispositivi sempre più spesso presenti nelle cartelle dei ragazzi, non solo degli studenti delle superiori, e naturalmente negli zaini degli insegnanti, va rivolta una necessaria attenzione per un corretto utilizzo e per una pulizia accurata.
Si tratta, infatti, di oggetti che vengono toccati di frequente, appoggiati su superfici diverse, utilizzati a lungo durante la giornata. E per questo occorre, proprio come si fa per altri oggetti e per le stesse mani, curarsi della loro pulizia e preoccuparsi di utilizzarli con attenzione.
Pulire con panni morbidi e liquido disinfettante
E’ buona norma disinfettare periodicamente cellulari, tablet e altri dispositivi che usiamo ogni giorno. Per farlo si può usare un panno morbido, leggermente inumidito e privo di pelucchi (ad esempio un panno per la pulizia degli occhiali), con acqua tiepida e sapone, evitando di far penetrare umidità nelle aperture. Non vanno usati per vetri, detergenti per la casa, prodotti ad aria compressa, spray, solventi, prodotti a base di ammoniaca o sostanze abrasive. È importante non spruzzare il detergente direttamente sul cellulare ma sul tessuto (non deve essere troppo bagnato).
Esistono prodotti specifici per pulire smartphone e affini (es. questo o questo), completi di panni in microfibra e liquidi specifici.
Una guida completa alla pulizia di iPhone, Apple Watch e iPad si può trovare in questo articolo di Macitynet.
Per i prodotti Apple, le indicazioni di Cupertino sono quelle di utilizzare una salvietta imbevuta di alcol isopropilico al 70% o salviette disinfettanti di marca Clorox, pulire delicatamente le superfici dure e non porose dei prodotti Apple, come display, tastiera o altre superfici esterne; non usare candeggina; evitare che l’umidità penetri nelle aperture e non immergere il prodotto Apple in prodotti detergenti e l’utilizzo sulle superfici in tessuto o in pelle.
Ricordarsi di pulire cover e custodie
Non bisogna dimenticarsi, quando si effettua la pulizia del dispositivo, di dedicare un po’ di tempo alla cover e alle custodie e agli auricolari.
La cover andrebbe rimossa prima di pulire il dispositivo, per essere certi di effettuare una pulizia più approfondita e bisogna fare attenzione nell’uso della custodia dello smartphone o del tablet (se a scuola la custodia viene passata “di mano in mano” va pulita con attenzione).
Non trascurare auricolari, EarPods e AirPods
Non vanno trascurati gli auricolari, che vengono appoggiati sul banco o sulla cattedra, sotto al banco o che penzolano qua e là per tutto il giorno, magari sui mezzi di trasporto. Per una pulizia più attenta, bisogna ricorrere sempre a un panno umido o a salviette umidificate, prestando sempre attenzione a mantenere il dispositivo asciutto.
Per gli AirPods, in particolare, è possibile procedere pulendo delicatamente le superfici esterne utilizzando una salvietta imbevuta di alcool isopropilico al 70% o delle salviette disinfettanti Clorox. Non bisogna utilizzarle sulla griglia dell’altoparlante e non si deve mai usare candeggina, far penetrare umidità nelle aperture e immergere gli AirPods o gli EarPods in detergenti.
Un aiuto dalla luce ultravioletta delle lampade germicide
Per i più esigenti, potrebbero essere utili accessori (come questo venduto su Amazon) che consentono di pulire cellulari e simili sfruttando lampade germicide, in grado di eliminare i microrganismi con la luce ultravioletta.
L’utilizzo di una lampada UV-C, come quelle di 59s, può essere interessante per vari scopi. Grazie al suo potere virucida e battericida possiamo immaginare di utilizzare una simile lampada per rigenerare le mascherine, rendere sicuri mazzi di chiavi, denaro, smartphone, oggetti come penne biro o block notes, fogli di carta, documenti, tastiere, mouse e in genere ogni oggetto che sia stato maneggiato da altre persone e non possa essere disinfettato in un modo alternativo. E questo la rende adatta anche ai dispositivi hi-tech che si utilizzano a scuola e contemporaneamente anche per astucci e diari che si maneggiano di frequente sui banchi.
Per fare fronte alla maggior parte delle problematiche di sterilizzazione Macitynet ha preso in esame due differenti prodotti parte delle “home series” di 59S: P55 Pro, una borsa chiusa da una cerniera lampo, e la bacchetta pieghevole e “tascabile” a raggi UV (qui si può leggere la recensione completa dei due prodotti).
Prima però, una raccomandazione: evitare di scambiarsi il telefono
Passare il proprio telefono a un compagno per mostrare una foto o la schermata di un’app è un gesto spontaneo per molti ragazzi. Un gesto che ora andrebbe evitato, limitato il più possibile e andrebbe sempre preceduto e seguito dal lavaggio delle mani con acqua o con il gel disinfettante. Così come il materiale di cancelleria, libri e quaderni non vanno condivisi, lo stesso dovrebbe valere anche per il cellulare e il tablet, che in alcune scuole è utilizzato come dispositivo per la didattica e che è uno degli strumenti portatili più utilizzati dagli insegnanti.
Le notizie sull’istruzione che incontra la tecnologia si possono trovare in questa sezione di Macitynet.
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