Nell’attuale beta iOS 11.1 rilasciata agli sviluppatori non c’è traccia di Apple Pay Cash, il sistema di pagamento tra utenti che Cupertino dovrebbe introdurre di qui a breve su iPhone e iPad. Eppure, dai primi di ottobre scorso, alcuni dipendenti Apple starebbero già testando internamente la nuova piattaforma di pagamento. Adesso Apple sta estendendo la funzione anche ai rivenditori al dettaglio.
Secondo quanto riportato da MacRumors, anche i rivenditori al dettaglio Apple sarebbero stati invitati all’utilizzo del sistema, attraverso l’installazione della beta iOS 11.1, oltre a quella di un proflilo aggiuntivo non divulgato pubblicamente. Secondo il dipendente che ha riferito alla redazione americana, Apple ha richiesto ai soggetti interessati di attivare un account iCloud per essere inseriti all’interno di whitelist, e per utilizzare Apple Pay Cash.
a supporto delle dichiarazioni degli screen shot che testimonierebbero il processo di installazione del sistema, che richiederebbe agli utenti di verificare la loro identità con nome, indirizzo e numero di previdenza sociale. In questo modo, l’utente dovrebbe essere abilitato al pagamento tramite semplice messaggio di testo, ovviamente all’interno di iMessage.
L’invio di denaro partirebbe da una carta di debito o di credito collegata, mentre liquidità di chi riceve viene memorizzata in una scheda Apple Pay Cash, e potrà essere utilizzato per acquisti o per trasferire il denaro in un conto bancario. L’invio di denaro attraverso una carta di credito comporterà una tassa del 3%, mentre l’invio di denaro da una carta di debito sarà totalmente gratuito.
Per poter sfruttare il sistema Apple Pay Cash, entrambi gli utenti dovranno aver configurato il sistema, e il denaro potrà essere inviato solo tramite messaggio one-to-one, mentre Apple Pay Cash non sarà disponibile nelle chat di gruppo.
Queste novità mantengono viva la speranza che iOS 11.1 porti con se anche il nuovo sistema di pagamento, anche se nell’attuale beta diffusa ai developer manca totalmente una tale caratteristica. Resterà da vedere, inoltre, se e quanto Apple deciderà di portare il sistema anche in Italia.