Se Samsung nella causa contro Apple può avere l’aiuto di Verizon, la sua controparte potrebbe ottenere quello di Qualcomm. Questo lo scenario che si va a configurare dopo l’ultima mossa con cui Cupertino ha chiesto la partecipazione Ex Parte della società americana specializzata in processori per comunicazione. L’intervento Ex Parte consentirebbe ad Apple di richiedere a Qualcomm documenti utili a provare che essa è già in possesso di brevetti che si sovrappongono a quelli in base ai quale Samung vorrebbe bloccare le vendite di iPhone e dunque Apple nulla deve ai coreani poiché in ogni iPhone 4 CDMA e iPhone 4S sono presenti chip Qualcomm.
Apple ha già rilevato simili evidenze con la tecnologia GSM dell’iPhone 4 e precedenti, affermando che i brevetti licenziati da Intel per i chip Infineon, esonerano altresì Apple dal pagamento di ulteriori royalties. La casa di Cupertino ha sostenuto inoltre che anche se fosse necessario pagare, Samsung avanza richieste eccessivamente onerose, formulando un prezzo non congruo per gli standard di mercato ciò solo per mettersi di traverso sulla strada di Apple.
I termini esatti di licensing richiesti da Samsung non sono noti e potrebbero consistere in condizioni che consentono al produttore coreano di caricare ulteriori margini sui dispositivi, anche se i chip utilizzati in questi ultimi pagano già gli oneri previsti alla fonte. Nella dottrina in merito, esiste il principio di “esaurimento del brevetto”, in base al quale, una volta realizzatosi il primo atto di commercializzazione del bene, il titolare non può più vantare alcun monopolio su di esso. Se la mossa di Apple verrà accolta, potrebbero essere respinte tutte le richieste di Samsung; questo, in aggiunta ai blocchi imposti ai coreani in alcuni paesi, potrebbe obbligare le due aziende ad accordarsi, anziché continuare a sfidarsi nei tribunali di mezzo mondo.
Samsung, lo ricordiamo, qualche giorno addietro ha fatto sapere che rafforzerà con più convinzione la sua posizione nei confronti di Apple nella battaglia che vede le due aziende contrapposte in vari tribunali su brevetti che riguardano smartphone e tablet. In Australia è stato ad ogni modo proposto un accordo ad Apple: ma quest’ultima ha rifiutato.
Apple’s Ex Parte Application for Order
[A cura di Mauro Notarianni]