Non aveva seguito i consigli di Macitynet e così il furto di iPhone, gli ha fatto perdere i dati, la sua vita digitale e avviare una causa da 5 milioni di dollari contro Apple che potrebbe cambiare lo scenario per milioni di utenti. Succede negli Stati Uniti e la vicenda mette sotto i riflettori le politiche di privacy e sicurezza di Apple, comprensibili in molti aspetti, ma eccessivamente rigide in altri — come dimostra il caso di Michael Mathews.
Furto di iPhone e blocco dell’account Apple: la storia di Michael Mathews
Mathews, dirigente tech del Minnesota, si trovava a Scottsdale, in Arizona quando è stato derubato del suo iPhone. I ladri hanno preso il controllo del dispositivo reimpostando la Recovery Key, il codice di 28 caratteri che — se sconosciuto — rende impossibile il recupero dell’account Apple.
Da quel momento Mathews è stato letteralmente sbattuto fuori dalla sua vita digitale. Nonostante abbia fornito prove chiare della propria identità, Apple si è rifiutata di reimpostare la Recovery Key.
Una causa da 5 milioni contro Apple
Mathews ha così intentato causa contro Apple, chiedendo almeno 5 milioni di dollari per il danno subito. Oltre ai dati personali, ha perso due terabyte di contenuti digitali, inclusi documenti fiscali, musica, foto, ricerche e progetti di lavoro. Una perdita che ha portato alla chiusura della sua società di consulenza.
Altri casi simili: Apple non restituisce i dati, anche se li conserva
Il caso di Mathews non è isolato. Macitynet racconta una esperienza di un furto di iPhone e il Washington Post, che parla della vicenda, ne cita diverse. Come quella di Robin Davis, manager di New York. Durante una serata, un finto dipendente di un club l’ha drogata, ha scoperto il suo codice e le ha sottratto l’iPhone mentre saliva su un Uber. Come Mathews, non ha mai più potuto accedere ai suoi file, nonostante fossero conservati sui server Apple e appartenessero inequivocabilmente a lei.
Eli Munk, contabile trentenne di New York, ha perso il telefono durante una festa. I ladri hanno svuotato le sue carte e cancellato anni di fotografie. «La parte peggiore è stata l’indifferenza totale di Apple», ha dichiarato al giornale americano.
Max Gehman, consulente 31enne di Austin, ha invece affidato il telefono a nuovi conoscenti per farsi aiutare nella navigazione. In realtà, lo stavano usando per prosciugargli i conti bancari. Aveva attivato la Recovery Key, ma ha perso il foglietto su cui l’aveva annotata. Anche lui è rimasto escluso dal suo account e spera che la causa di Mathews apra uno spiraglio: «Spero che vinca, e ottenga anche più di quanto ha chiesto».
L’azione legale guidata dall’avvocato K. Jon Breyer
L’avvocato di Mathews, K. Jon Breyer, ha presentato la causa presso la Corte Distrettuale del Nord California, sostenendo che Apple sta trattenendo dati che non le appartengono, e si rifiuta di restituirli nonostante ne abbia la possibilità tecnica.
«Quello che è davvero indifendibile è Apple che conserva dati che non sono suoi. Così facendo non solo impedisce agli utenti legittimi di recuperare i propri dati, ma finisce per agevolare e rafforzare l’attività criminale degli hacker», ha dichiarato Breyer.
Il caso è entrato nella fase di discovery, la raccolta delle prove prima del processo, che durerà dai sei agli otto mesi. Lo studio legale ha già raccolto altri dieci clienti con storie simili, a dimostrazione che il problema è concreto.
Come proteggere il proprio iPhone e i dati in caso di furto
Nel frattempo, quello che possiamo fare è proteggere al massimo il nostro iPhone e i nostri dati. Ecco le principali raccomandazioni:
- Mettere al sicuro il codice di sblocco di iPhone seguendo la nostra guida
- Usa una password complessa e unica
Niente date di nascita o codici semplici. Un codice alfanumerico rende molto più difficile l’accesso per chi ruba il telefono. - Mai digitare il codice sblocco davanti ad altri
Un’occhiata può bastare a un ladro per rubare il telefono e accedere a tutto. - Conserva la Recovery Key in un luogo sicuro
Non scriverla su un foglietto volante. Usa un gestore di password o un posto sicuro offline. - Attiva la Protezione dispositivo rubato
È disponibile da iOS 17.3 e può essere l’unico vero scudo contro chi conosce il tuo codice di sblocco. Segui la nostra guida su come attivarla su iPhone. - Fai backup regolari
Su iCloud o su un computer: in caso di emergenza, almeno i dati non andranno perduti.