L’auditor nominato dalla Corte nel processo antitrust sugli e-book respinge le critiche di Apple per indagini anticostituzionali, ha presentato una dichiarazione affermando che la casa della mela è stata poco collaborativa e rigetta le accuse di voler inscenare una sorta di “inquisizione“. In un documento di 11 pagine depositato presso la Corte Distrettuale del Southern District di New York, Michael Bromwich, dettaglia la sua esperienza con legali, dirigenti, membri del consiglio di amministrazione di Apple. Prima ripercorre il suo percorso formativo, chiarendo la sua esperienza nel settore grazie a tre incarichi per società e agenzie governative, compiti più volti ribaditi nel resto del documento; poi spiega che a suo modo di vedere Apple non ha mostrato volontà di collaborazione nei due mesi precedenti, con richieste che è stato necessario ripetere più volte ai membri del consiglio e dirigenti. Sono state intervistate 11 persone per 13 ore e degli interrogati solo uno era un membro del consiglio e sette erano avvocati; Bromwich lamenta che Apple non ha voluto rispondere alle domande al quartier generale di Cupertino ma ha preferito farlo negli uffici di Sunnyvale. L’auditor lamenta che materiali richiesti non sono stati forniti in maniera tempestiva o soddisfacente. Il consigliere di Apple e vice presidente senior dei legal and government affairs, avrebbe descritto un’istanza parlando di “voluminosi documenti storici”, 303 pagine incomplete secondo Bromwich.
Apple, lo ricordiamo, aveva chiesto la rimozione di Bromwich, affermando che questa voleva condurre un’indagine che interferiva con le operazioni commerciali dell’azienda, “rischiando di rendere pubblici informazioni privilegiate e confidenziali, imponendo sostanziali e crescenti costi su Apple che non potranno più essere recuperati”. In una lettera di risposta, il procuratore del Dipartimento di Giustizia, Lawrence Buterman, aveva invece affermato che“le azioni di Mr. Bromwich sono in linea con gli ambiti della sua autorità, appropriati e consistenti con la sua impeccabile reputazione”.