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Per la casa smart IKEA prepara gli Shorcut Buttons e configurazione super facilitata

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La casa smart IKEA diventerà ancora più facile da installare, configurare e usare grazie a due importanti novità in arrivo nel 2020: è questo l’obiettivo che si è posto il colosso dell’arredamento, il gigante dei mobili che già da qualche anno è impegnato in questo mercato con una serie di dispositivi connessi da integrare nella propria abitazione proposti a prezzi abbordabili.

Per riuscire nell’intento ha in programma di introdurre due importanti novità entro il 2020: da un lato ci saranno dei pulsanti di scelta rapida programmabili per controllare i dispositivi senza smartphone, dall’altro è prevista l’introduzione di una nuova piattaforma che dovrebbe semplificare il modo in cui luci, tende e altri accessori conessi vengono aggiunti al proprio sistema domotico.

Dal 2020 IKEA produrrà più energia di quanta ne ha bisognoQueste soluzioni sono state mostrate in anteprima a The Verge, che ne ha spiegato il funzionamento. Per quanto riguarda i pulsanti denominati Shortcut Buttons, letteralmente pulsanti di scelta rapida, saranno dei semplici interruttori per controllare i singoli dispositivi con un click ma anche per attivare e disattivare scene predefinite, quindi con un unica pressione l’utente può abilitare e disabilitare più dispositivi connessi contemporaneamente.

L’azienda prevede di cominciare a vendere i Shortcut Buttons singolarmente al prezzo di 7 dollari, circa 6,30 euro, a partire da febbraio e saranno disponibili con immagini pre-stampate per facilitare il riconoscimento delle funzioni associate: i pittogrammi vanno inseriti in un alloggiamento traslucido. L’utente potrà disegnarne anche di propri per identificare le scene personalizzate su misura delle proprie esigenze.

Si potranno appoggiare sui tavoli oppure fissare sulle pareti attraverso un magnete, un tassello con vite o con una striscia adesiva in base alla necessità. Come dicevamo ogni pulsante gestirà un’operazione precedentemente configurata tramite l’app dallo smartphone: per fare un esempio, con il click di un pulsante denominato “TV Time” in un sol colpo si potrebbero abbassare le persiane Fyrtur, accendere gli altoparlanti della gamma Symfonisk, accendere un ventilatore e abbassare le luci del soggiorno.

La casa Smart di IKEA sta per diventare più intelligente

L’idea di produrre i pulsanti da un lato elimina la necessità di avere sempre lo smartphone a portata di mano, dall’altro anche quella di dover necessariamente installare uno speaker intelligente sempre in ascolto all’interno di una determinata stanza.

La seconda novità, come dicevamo, prevede una revisione profonda del modo in cui i dispositivi smart vengono aggiunti al sistema domotico. Sembra infatti che il sistema attualmente esistente non sia così intuitivo e facile per tutti, per di più il software è ancora pieno di bug e le istruzioni abbinate sono spesso confusionarie o del tutto errate.

Il problema, spiega IKEA, deriva dal modo in cui è stato progettato il sistema, basato su ipotesi su come sarebbe stato usato e da chi «Per i nostri clienti è tutto abbastanza nuovo e sconosciuto, non sono dei nerd» spiega il portavoce dell’azienda Johanna Nordell.

La soluzione per la casa smart IKEA è quella di proporre kit già pronti all’uso: uno di questi è ad esempio composto da un sensore di movimento e una lampadina già pre-accoppiati tra loro, da installare ad esempio su una scalinata per far sì che la luce si accenda automaticamente al passaggio dell’utente. Ciò che il cliente dovrà fare sarà soltanto avvitare la lampadina nel portalampada e fissare il sensore dove più gli fa comodo, senza dover smanettare con applicazioni, configurazioni e quant’altro.

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L’intento è anche quello di semplificare il processo di accoppiamento dei dispositivi quando si ha a che fare con sistemi complessi che richiedono ad esempio l’uso dell’app sullo smartphone o l’installazione di un gateway.

Al momento il sistema parrebbe essere confusionario perché dispositivi come persiane e luci non devono essere aggiunte direttamente al gateway ma vanno pre-accoppiati con i cosiddetti “steering devices” come dimmer, interruttori e sensori di movimento. IKEA riteneva questo un sistema più intuitivo ma in realtà così non è stato.

«Quando bisogna migrare da un kit di dispositivi pre-accoppiati a un sistema con il gateway, non sempre le cose funzionano come avevamo inizialmente previsto. La stabilità del sistema è tra i problemi più importanti che dobbiamo affrontare», e lo starebbe facendo attraverso un nuovo processo di onboarding che è stato mostrato a telecamere spente per non divulgare in anteprima il sistema, che a detta di chi l’ha visto in azione sarebbe semplicissimo (perché composto da pochi passaggi) e altamente intuitivo.

Ricordiamo che IKEA, Apple e molte altre società fanno parte del gruppo di lavoro comune Project Connected Home per creare uno standard universale per la smart home grazie al quale gli utenti potranno acquistare liberamente dispositivi domotici di marchi diversi con la certezza di poterli usare facilmente tutti insieme. Per tutti gli articoli di macitynet sulla casa smart IKEA si parte da questa pagina. Invece gli articoli che parlano di domotica sono disponibili qui.

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