Dopo settimane di tira e molla fra il Dipartimento di Giustizia ed Apple, il giudice federale responsabile del caso riguardante il cartello ebook ha emesso un’ingiunzione contro Apple in un documento depositato nella giornata di oggi, assecondando la maggior parte delle richieste del Dipartimento di Giustizia. Il magistrato vieta ad Apple nuove clausole di favoreggiamento in tutti i contratti di distribuzione di ebook per i prossimi cinque anni, e vieta anche all’azienda di subentrare in qualunque accordo che già contenga clausole di questo tipo per la stessa quantità di tempo. Apple avrebbe voluto che si applicasse solo ai cinque editori coinvolti nel caso ma, al contrario, la disposizione si applicherà a tutti gli editori.
Il giudice Cote richiederà ad Apple di scaglionare le nuove trattative contrattuali con gli editori coinvolti nel cartello ebook- HarperCollins , Hachette , Simon & Schuster , Penguin e Macmillan – con scadenze ben precise. Apple aveva già acconsentito a questo provvedimento, ma avrebbe voluto scegliere l’ordine in cui negoziare i nuovi contratti con gli editori. L’ordine invece è stato scelto dal giudice Cote, che ha deciso di punire Penguin e Macmillan per aver deciso di negoziare più tardi rispetto agli altri editori, relegandoli ultimi nelle negoziazioni.
Come parte degli accordi, gli editori erano tenuti a stipulare nuovi contratti con i rivenditori che permettessero a questi ultimi di scontare i loro libri per due anni. Benché tali accordi siano già in corso, la clausola del provvedimento estenderà in modo significativo la quantità di tempo di attuazione degli sconti, non solo su iBookstore, ma con tutti gli altri rivenditori.
Infine per due anni, Apple sarà monitorata da un controllore esterno nominato dal tribunale, che garantirà un comportamento conforme alle leggi e non ripeta le azioni che l’hanno condotta a formare il cartello ebook. Apple potrà proporre candidati per la posizione di controllore. Ad Apple ora non resta che attenersi all’ingiunzione del giudice Cote, a meno che non riesca ad ottenere un ribaltamento della sentenza in appello.