Si conclude la diatriba sul cartello ebook in Europa: la commissione europea ha infatti accettato la proposta avanzata da Penguin, definendola ora giuridicamente vincolante ai fini di ristabilire un mercato competitivo all’interno del settore degli ebook in Europa. In base alla proposta di Penguin, in primo luogo, la casa editrice terminerà i suoi contratti di agenzia con i rivenditori (in aggiunta ai contratti di agenzia con Apple, che devono essere terminati con gli impegni vincolanti per Apple sottoscritti nel dicembre 2012).
In secondo luogo, il periodo di due anni “di riflessione” durante la quale i rivenditori saranno in grado di scontare gli e-book verrà ora applicata anche a tutti i titoli e-book Penguin. In terzo luogo, il divieto di applicare clausole di favore per quanto riguarda il prezzo si applicherà agli accordi rinegoziati tra Penguin e qualsiasi altro rivenditore e non solo per gli accordi rinegoziati tra Penguin e Apple.
Così ha commentato soddisfatto Joaquim Almunia, Vice Presidente della Commissione Europea:
Dopo la decisione del dicembre 2012, gli impegni sono ora legalmente vincolanti per Apple e tutte le cinque case editrici tra cui Penguin, il ripristino di un ambiente competitivo nel mercato per gli e-book.
La decisione pone fine alla questione del cartello di ebook: Penguin era la sola casa editrice ad aver tardato il patteggiamento con la Commissione, mentre Apple e i restanti quattro editori avevano già chiuso la questione lo scorso dicembre avanzando le stesse proposte che ora la CE ha esteso a tutti i protagonisti dell’indagine sul cartello degli ebook.
Ricordiamo che invece in USA, per ora, è andata male ad Apple: la Mela in patria è stata ritenuta colpevole di aver giocato un ruolo essenziale nella creazione del cartello sul prezzo degli ebook, ed ha fatto ricorso per contrastare la decisione del tribunale USA. Negli USA Apple è stata la sola ad affrontare il processo: così come in Europa gli editori hanno patteggiato.