La carta d’identità elettronica può adesso sostituire lo SPID. Non si tratta di una vera novità, considerando che il governo aveva precedentemente annunciato l’arrivo di questa funzione.
Il sito web cartaidentita.interno.gov.it è stato aggiornato con nuove funzionalità, tra cui la possibilità per gli utenti di attivare online le credenziali CIE (di livello 1 e 2) per accedere ai servizi online della Pubblica Amministrazione, un po’ come accade per lo SPID.
Anche se lo SPID è attualmente la soluzione più pratica per molti, il governo affronta un costo annuale di circa 50 milioni di euro per le società autorizzate a rilasciare le identità digitali, come Aruba, Infocert e Lepida. Si sa già che non vi è stato accordo per rinnovare queste licenze e, pertanto, la strada della CIE sembra quella più facile, economica ed efficace da percorrere.
Dopo aver attivato le credenziali, la carta d’identità elettronica può finalmente essere utilizzata al posto dello SPID, anche senza la necessità di possedere la carta fisica.
La Carta di Identità Elettronica (CIE) dispone di tre livelli di credenziali, anche se fino ad oggi si utilizzava solo il livello 3, che richiedeva la verifica tramite NFC e, dunque, la presenza fisica della carta. Tuttavia, il livello 1 e 2 sono i più comuni e il livello 2, che richiede l’username, la password e un terzo fattore, è quello più diffuso.
Grazie all’autenticazione biometrica degli smartphone, l’accesso alle credenziali di livello 2 può essere effettuato tramite la scansione di un codice QR e l’autenticazione biometrica, come Face ID per Apple o il sensore di impronte digitali per Android. Si tratta di un sistema, in sostanza, già utilizzato per lo SPID.
Con le nuove funzionalità, la CIE può essere utilizzata allo stesso modo: basterà inquadrare il codice QR con l’app CIEid aggiornata per autenticare l’utente e abilitarlo a svolgere varie operazioni sui siti che richiedono l’accesso tramite CIE.
Per chi già possiede la carta di identità elettronica, il processo di attivazione delle credenziali CIE è composto da due fasi: la certificazione dell’app CIEid, che è legata al singolo dispositivo, e l’attivazione delle credenziali di livello 1 e 2 dal sito.
Per la certificazione dell’app, è necessario registrare la carta utilizzando la funzione NFC dello smartphone e inserire il PIN a 8 cifre. Successivamente, per certificare il dispositivo, sarà sufficiente seguire una procedura guidata che prevede l’invio di un token tramite SMS.
Dopo aver certificato l’app, l’attivazione delle credenziali può essere completata in modo rapido tramite l’app stessa o inserendo i dati manualmente sul sito web. Nel caso in cui si fosse dimenticato il PIN, il sito aggiornato offre anche la possibilità di utilizzare il PUK, anche se ciò richiede circa 48 ore, per reimpostare i dati e scegliere un nuovo PIN.
Tutti gli articoli dedicati a Finanza e Mercato sono disponibili ai rispettivi collegamenti.