La bozza della Dichiarazione dei diritti in Internet, la Magna Carta del Web che è stata elaborata dalla Commissione per i diritti e i doveri in Internet della Camera dei deputati, online da qualche giorno sul sito della Camera, si potrà discutere proprio in rete a partire dal 27 ottobre. Punti fondamentali di questa Carta dei diritti in Internet di interesse per tutti i navigatori sono la privacy e la democrazia nell’accesso ad Internet.
Il testo della Carta dei diritti in Internet comprende un preambolo e quattordici articoli: dal 27 ottobre per quattro mesi tutti i cittadini interessati potranno contribuire alla stesura del testo definitivo lasciando i propri commenti e suggerimenti online (a partire da questo link) e valutando le proposte della Commissione voluta da Laura Boldrini e presieduta da Stefano Rodotà. La garanzia dei diritti è ritenuta quindi oggi ufficialmente fondamentale dalla Camera in quanto “condizione necessaria perché sia assicurato il funzionamento democratico delle Istituzioni, e perché si eviti il prevalere di poteri pubblici e privati che possano portare ad una società della sorveglianza, del controllo e della selezione sociale”.
I diritti sui quali la Commissione ha lavorato e che si trovano nella Carta sono: il diritto di accesso, neutralità della rete, tutela dei dati personali, diritto dell’autodeterminazione informativa, inviolabilità dei sistemi e domicili informatici, trattamenti automatizzati, diritto all’identità, anonimato, diritto all’oblio, diritti e garanzie delle persone sulle piattaforme, sicurezza in rete, diritto all’educazione e i criteri per il governo della rete in ambito nazionale e internazionale. “I principi riguardanti Internet tengono conto anche del suo configurarsi come uno spazio economico che rende possibili innovazione, corretta competizione e crescita in un contesto democratico – si legge nella bozza -. Una Dichiarazione dei diritti di Internet è strumento indispensabile per dare fondamento costituzionale a principi e diritti nella dimensione sopranazionale”.
Della necessità di una Magna Carta di Internet aveva parlato meno di un mese fa, a 25 anni dalla nascita del www che ha cambiato il mondo, Tim Berners-Lee, considerato uno dei padri di Internet.