Nonostante il taglio delle accise, il prezzo della benzina e in generale dei carburanti continua a salire e il Governo valuta nuovi interventi. Gli automobilisti, nel frattempo, corrono ai ripari; secondo una indagine commissionata da Facile.it a mUp Research, negli ultimi tre mesi quasi un italiano su due (46%) ha ridotto l’uso dell’auto, specialmente nel tempo libero, pur di risparmiare.
Le strategie adottate – si legge nell’indagine condotta su un campione rappresentativo della popolazione nazionale – sono diverse. Il 47% dei rispondenti, pari a circa 20 milioni di individui, ha dichiarato di prestare maggiore attenzione nella scelta della pompa di benzina, mentre quasi un automobilista su tre ha modificato il proprio stile di guida adottandone uno idoneo a ridurre i consumi di carburante.
Il prezzo del carburante è tornato a salire: secondo i dati ufficiali aggiornati al 31 maggio, nella modalità self il costo medio della benzina è arrivato a 1,914 euro al litro, mentre per il diesel a 1,831 euro al litro; tra le cause dei recenti rincari vi sono le quotazioni del greggio, in continua salita, e l’embargo al petrolio russo deciso dell’UE per la guerra in Ucraina.
Il sondaggio è stato svolto tra il 24 ed il 26 maggio 2022 ad un campione di individui in età compresa fra 18 e 55 anni, patentati, rappresentativo della popolazione italiana nel segmento di età considerato, residente sull’intero territorio nazionale.
Secondo l’Unione consumatori, da quando è iniziata la guerra in Ucraina, un litro di benzina costa oltre 3 centesimi in più, il gasolio 9; secondo Federconsumatori, l’aumento si traduce in un aggravio di 264 euro a famiglia (calcolando una media di due pieni al mese).
Maria Cecilia Guerra, sottosegretaria all’economia, ha definito molto probabile» un nuovo intervento per il taglio delle accise, considerando anche che con l’incremento dei prezzi del carburante aumenta anche il gettito dell’IVA.
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