Costerà soltanto 99 dollari il visore realtà aumentata di Carl Zeiss, chiamato Zeiss VR One e compatibile, sin dal lancio, con iPhone 6. Simile nella forma Oculus Rift e, conseguentemente, al Samsung Gear VR, anche quest’ultimo visore per la realtà aumentata funzionerà in accoppiata con uno smartphone, da inserire all’interno del visore grazie a particolari alloggiamenti specificamente progettati per i vari dispositivi. Al lancio, Zeiss VR One dovrebbe supportare solo Samsung Galaxy S5 e iPhone 6, almeno a giudicare dalle parole della redazione electronista.
Il nuovo visore di Carl Zeiss, con il tempo, potrebbe ospitare anche svariati alloggiamenti, per rendere la periferica compatibile anche con altri smartphone, comunque aventi una diagonale compresa tra i 4,7 pollici e i 5,2 pollici. Resterà, dunque, esclusa da questo nuovo visore la gamma Note di Samsung. Il funzionamento di questo Zeiss VR One è simile al dispositivo della casa sud coreana: tra lo schermo e gli occhi di chi lo indossa sarà presente soltanto una coppia di lenti, ovviamente Zeiss, in grado di fornire un campo visivo di circa 100 gradi e una copertura distanza interpupillare compresa tra 53 e 77 millimetri.
Il visore Zeiss fornirà così una custodia rigida per alloggiare lo smartphone, con aperture per accedere al connettore di ricarica e all’ingresso audio, ma la maggior parte del lavoro sarà eseguito direttamente dallo smartphone, che utilizzando i propri sensori di movimento sarà in grado di muovere la scena virtuale ad ogni spostamento del volto umano. Per quanto riguarda il reparto software, due applicazioni saranno disponibili per il download da iTunes e Google Play, per gestire la periferica, mentre Zeiss fornirà un SDK agli sviluppatori per permettere la creazione di giochi e applicazioni dedicate.
Il visore di realtà aumentata dovrebbe arrivare sul mercato entro l’anno, ad un prezzo tutto sommato accessibile, invero 99 dollari, inferiore dunque al visore Samsung. Come già anticipato, almeno inizialmente, soltanto Galaxy s5 e iPhone 6 potranno essere ospitati all’interno del sensore, ma dopo una prima fase di rodaggio, Zeiss potrebbe decidere di avviare la produzione di ulteriori case per supportare nuovi terminali.