Stanno prendendo sempre più piede sistemi di infotainment per l’auto alternativi ai due protagonisti Android Auto e CarPlay, che rimangono comunque i punti di riferimento del settore. Sono tanti i dispositivi aftermarket che consentono di espandere ulteriormente le possibilità di interazione in auto, anche se ovviamente è sempre necessario utilizzarle nel rispetto del codice della strada. Tra le soluzioni alternative c’è anche Carbotics, un piccolo box che si collega allo schermo dell’auto e che, sostanzialmente, porta l’intera esperienza di Google sulle quattro ruote. Con tanto di supporto 4G, per diventare un vero e proprio tablet completamente autonomo rispetto alla macchina. Lo abbiamo provato.
Prima ancora di addentrarci nella recensione di questo prodotto è doverosa una premessa. Così come tante altre soluzioni after market che permettono di installare applicativi in auto, anche questo Carbotics 4G dovrà essere utilizzato nel rispetto del codice della strada; dunque, per l’utilizzo di app come Netflix e simili, o in generale qualsiasi applicazione che distragga dalla guida, questo box dovrà essere utilizzato da fermi, ad auto completamente spenta. Non si tratta di una premessa banale, ma è assolutamente la base da cui partire per chiunque decida di acquistare il prodotto. Difatti, non è solo sconsigliabile e pericoloso l’utilizzo di un vero e proprio computer Android in auto, ma è anche illegale, e contravviene a quanto disposto dal codice della strada, in particolare dopo le ultime modifiche.
Carbotics, un mini PC Android in auto
Carbotics è, essenzialmente, un vero e proprio mini PC Android. Anche nel formato somiglia tanto ad uno di quei Box TV che siamo soliti affiancare alla TV del salotto. Sicollega alla USB dell’auto, e da quel momento trasforma lo schermo della vettura in un vero e proprio PC Android. Attenzione, però: per il corretto funzionamento è necessario che l’auto sia abilitata al CarPlay. Infatti, il box in questione sfrutta proprio il sistema Apple per potersi avviare. Tanto che sul display apparirà il simbolo di CarPlay, proprio come se stessimo utilizzando la piattaforma Apple.
Il funzionamento e il primo avvio non differiscono affatto da quello che l’utenza Android è abituata a fare su uno smartphone o un tablet di Big G. E’ esattamente lo stesso, anche se l’interfaccia è ovviamente modificata per adattarsi allo schermo dell’auto. La UI, infatti, sembra richiamare quella di Android Auto, anche se con icone più grandi e distanziate, simili per un certo verso a quelle di CarPlay.
Ad ogni modo, una volta collegato il box alla porta USB dell’auto, non si dovrà far altro che attendere qualche minuto per vedere apparire a schermo la più classiche delle interfacce grafiche, con le icone delle app Google installate. Tra quelle pre installate, Google Maps, Waze, YouTube, Netflix, Gestore file e altre ancora. Tra queste altre, proprio perché è possibile inserire una micro Sim, si vedranno l’icona Messaggi e quella del telefono. Sì, perché sarà possibile effettuare chiamate, inviare messaggi (anche tramite WhatsApp e piattaforme simili), senza l’ausilio di uno smartphone. Sarà poi sufficiente entrare sul Google Play Store, proprio come si farebbe su smartphone o tablet, per scaricare tutte le app disponibili.
Durante la nostra prova non abbiamo avuto particolari problemi ad installare le app più comuni, tra cui Telegram, Facebook, Instagram, ma anche app per lo streaming, come Prime Video, RaiPlay, Mediaset, DAZN e altre ancora. Tutte completamente funzionanti. Come giò detto è possibile anche installare WhatsApp, e tutte le altre applicazioni di messaggistica istantanea, grazie alla presenza della sim card, che comunque rimane facoltativa. Se non desiderate inserire la sim sarà possibile collegare Carbotics alla rete tramite hotspot sul proprio smartphone.
Questo meccanismo potrebbe escludere completamente il proprio smartphone dall’utilizzo con l’auto, il ché risulterebbe fastidioso per le chiamate ad esempio. Fortunatamente, però, anche se il box è completamente autonomo, è possibile collegare lo smartphone in Bluetooth al sistema, così da rispondere alle chiamate in arrivo su smartphone, sfruttando il vivavoce dell’auto.
Carbotics fa tutto quello che ci si aspetterebbe da un tablet Android di fascia media. L’avvio è piuttosto veloce, e in pochi secondi dall’accensione si avrà pieno accesso alla libreria di app installate. Le applicazioni di streaming funzionano, con qualche micro lag che si può tranquillamente giustificare, considerando che il sistema sta girando comunque sullo schermo di una vettura. Nel complesso, si riesce a seguire un il flusso video senza problemi: non bisogna dimenticare che si è in auto, e non sul divano di casa, quindi qualche compromesso sarà certamente giustificabile.
Ovviamente, teniamo ancora una volta a ribadire che non è possibile, ed anzi è proprio vietato dalla legge, utilizzare queste funzioni durante la marcia. Interessante notare come sia presente il supporto allo schermo diviso, per poter aprire due applicazioni contemporaneamente. Questo sistema risulta utile, anzi indispensabile, se si vuole ad esempio utilizzare Google Maps e ascoltare musica su Spotify o Amazon Music. Ed infatti, per ascoltare la musica è necessario che l’app sia aperta in primo piano, altrimenti il volume verrà azzerato. Così, è necessario aprire sia Maps che l’app musicale, per poter navigare e ascoltare musica contemporaneamente.
A differenza di altri dispositivi simili testati in passato, questa volta il GPS funziona davvero bene, come ci si aspetterebbe da un qualsiasi smartphone. Google Maps, ad esempio, risulta adesso affidabile. Il segnale GPS segue la macchina senza fatica, e risulta piuttosto veloce sia nell’agganciare il segnale, che eventualmente nel ricalcolare il percorso se si sbaglia.
A chi è utile Carbotics
Carbotics è davvero utile, ma a patto di considerarlo soltanto un’alternativa al normale sistema di infotaintment, da utilizzare soltanto quando non si è in movimento. Si tratta di un sistema Android completo in auto, che addirittura aggiunge la possibilità di avere un secondo numero in macchina: si pensi ad un professionista che necessità di avere una seconda linea, o di distinguere quella personale, da quella lavorativa.
Il sistema può essere, altresì, utile, in diversi scenari. Immaginiamo di accompagnare qualcuno ad una visita, piuttosto che al supermercato, e di essere “costretti” in auto per una buona mezz’ora. In occasioni come questa, avere Carbotics in auto è un’esperienza consigliata. Potrete navigare su Chrome dallo schermo dell’auto, piuttosto che fare acquisti su Amazon, o controllare quel che accade a casa grazie al sistema di videosorveglianza. O ancora, durante questi momenti potreste guardare la puntata della vostra serie preferita, il tutto con una sufficiente qualità audio video.
In estrema sintesi, durante la marcia è possibile utilizzarlo per navigare, ascoltare musica, effettuare chiamate, come si farebbe con un sistema Android Auto o CarPlay, dovendo rinunciare a tutte quelle funzioni extra il cui utilizzo è contrario al codice della strada. Ad auto spenta, invece, Carbotics vince certamente per versatilità sui sistemi tradizionali di Apple e Google, perché offre la possibilità di installare tutte quelle app che solitamente mancano sul display dell’auto.
Al momento è possibile acquistare Carbotics direttamente su IndieGogo, dove il listino parte da 175 euro per la versione da 4+64 GB di memoria.
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