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Okuyama, designer Ferrari: «Apple e Google pericolo per l’auto giapponese»

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Apple e Google rappresentano un pericolo mortale per l’industria dell’auto giapponese. È Ken Okuyama, non uno qualunque, ma il designer della Ferrari Enzo e della Porsche Boxster, a lanciare il monito che dovrebbe essere ascoltato, soprattutto, dai produttori come Honda e Toyota che contano su vetture come Civic e Corolla per sostenere le quote di mercato, veicoli che potrebbero avere i giorni contati, sia per l’arrivo nel settore di Google e Apple, sia per i cambiamenti nelle modalità con le quali le persone sfruttano e guidano le auto.

«Se non fanno attenzione – dice Okuyama a Reuters nel suo studio d’industrial design alla capitale giapponese in occasione del Tokyo Motor Show –  il rischio è che diventino semplici fornitori di Google o Apple. Le auto diventeranno sempre più automatiche, e con il passare del tempo le automobili saranno divise in due categorie: veicoli automatici per le necessità del trasporto pubblico da richiamare con specifiche app per la prenotazione, e super-auto di lusso per benestanti (Okuyama ne sta preparando uno che costerà 1.3 milioni di dollari, NDR). Saranno sempre meno le persone proprietarie di un’auto, con conseguente calo anche nelle richieste di auto economiche»

Di qui, secondo Okuyama, noto per essere stato a lungo il principale designer di Pinfarina con cui ha contribuito alla creazione di alcune vetture iconiche come Enzo Ferrari, Ferrari 599,  Maserati Birdcage 75th, Ferrari P4/5, ma anche Chevrolet Camaro e la Corvette, la necessità di agire per contrastare i lavori in corso di Apple e Google. Benché tale polarizzazione del mercato sia anni a venire, secondo Okuyama i produttori di auto giapponesi dovrebbero cercare modi di sfruttare i benefici di tecnologie avanzate, area dove per anni sono rimasti indietro. I produttori dovrebbero occuparsi non solo dell’auto vera e propria, ma anche dei sistemi che gestiscono l’auto. “Società quali Mercedes e Toyota se ne stanno occupando, ma Google è in una posizione di vantaggio”.

Alcuni produttori giapponesi sono ad ogni modo al lavoro. Toyota sta testando prototipi di un’auto di nuova generazione sulle strade USA, e anche Honda pare abbia sviluppato sia un sistema automatico da sfruttare nelle zone congestionate dal traffico, sia un meccanismo di guida automatica. “In questo momento non è dato sapere se Google o Apple presenteranno un’auto” ha detto Koichi Fukuo, presidente responsabile ricerca e sviluppo di Honda “Ma stanno spendendo in misura considerevole per assumere persone e raggiungere questo obiettivo; non possiamo escludere la possibilità di vederli diventare competitor”.

Toyota nel frattempo sta testando il sistema di cambio corsia automatico e incolonnamento sulle autostrade di Tokyo e una sua prima auto a guida automatica è prevista per il 2020. Anche di Honda e Nissan si parla del 2020 per l’arrivo di veicoli di questo tipo. In Giappone Google ha firmato accordi con ZMP, una startup specializzata nella robotica, prevedendo l’introduzione di servizi di robot-taxi (dispositivi senza volante e pedali) per le Olimpiadi del 2020.

Ken Okuyama. - Foto: REUTERS/Yuya Shino
Ken Okuyama. – Foto: REUTERS/Yuya Shino

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