Canva ha appena completato l’acquisizione di Serif, la società che sviluppa Affinity, apprezzata suite di software creativo professionale, composta da Photo, Designer e Publisher, nota per offrire una serie completa di strumenti di alta qualità, che poco o nulla hanno da invididare rispetto ai concorrenti, anche quelli storicamente più noti e diffusi, Adobe inclusa.
L’annuncio è arrivato martedìi 26 marzo attraverso un post sul blog di Affinity a firma dell’amministratore delegato Ashley Hewson, che elogia il supporto ricevuto fino a questo momento e delina quel che sta succedendo ora e cosa cambierà invece in futuro.
Da qui si apprende ad esempio che l’intenzione di vendere non c’era mai stata, tuttavia il primo contatto di Canva, avvenuto soltanto un paio di mesi fa, avrebbe aperto la strada a questa possibilità che si è poi concretizzata in queste ore.
I punti in comune tra Canva e Affinity di Serif
Ciò è successo fondamentalmente perché le due aziende – spiega – condividono gli stessi obiettivi, puntando soprattutto sulla predisposizione di Canva nella democratizzazione del design e sull’impegno nell’offrire a tutti la possibilità di creare.
Due valori e una visione comune che hanno portato a una naturale unione tra due aziende e che testimonia «cosa si può ottenere quando si perseguono gli stessi scopi». Già, ma cosa nascerà da questa unione?
Cosa non cambia
Innanzitutto specifichiamo cosa non cambia, che è di particolare interesse per gli oltre tre milioni di designer che fanno attualmente affidamento agli strumenti di Affinity.
I prodotti dello sviluppatore Serif non cambiano né nell’offerta né nel marchio, e chi li ha già acquistati o li acquista nelle prossime settimane non riceverà sorprese, beneficiando invece di una serie di aggiornamenti gratuiti, già in fase di lavorazione soprattutto per la V2.
Per il momento non c’è neppure l’intenzione di cambiare il sistema di vendita per omologarlo tra le due aziende. Sebbene infatti Canva funzioni in abbonamento, questa non sarà una novità per le app di Affinity, che invece continueranno ad essere vendute tramite acquisto una tantum.
La buona notizia c’è anche per chi lavora con questi software, perché prima di accettare i termini e le condizioni definite da Canva è stato messo nero su bianco che non ci saranno licenziamenti. Al contrario è facile e auspicabile che in futuro questa nuova collaborazione porti a nuove assunzioni.
Cosa aspettarsi
È ancora presto per parlare di quel che possiamo aspettarci da questa acquisizione: sicuramente ci sono diversi progetti in cantiere, ma ancora ovviamente non è stato condiviso nulla. Sicuramente – dicono – in futuro ci sarà una qualche sorta di integrazione tra le due app, soprattutto per quanto riguarda i flussi di lavoro dei clienti aziendali.
D’altronde Canva non mette a disposizione degli utenti strumenti di progettezione professionali che invece hanno reso celebre Affinity. Viceversa Affinity non dispone di servizi cloud o di strumenti collaborativi che invece sono la forza di Canva.
Perciò i clienti attuali e futuri possono aspettarsi solo grandi cose, nel frattempo ciò che si è acquistato sembra che continuerà a funzionare ancora per un bel po’. Allargando la visuale al mercato Canva insieme ad Affinity sembra la miscela perfetta per poter continuare a sfidare ancora meglio il colosso del settore Adobe, ma per il momento le due società non ne parlano.
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