Anche Canon, dopo Olympus, derubrica l’aggressività sul mercato dei cameraphone a “non problema”, anzi sono una opportunità. È ancora DPReview a dare voce ad un grande produttore sull’argomento, in una sessione di domande e risposte con alcuni dirigenti Canon, in cui vengono affrontate diverse tematiche legate al mondo della fotografia.
Canon al momento resta il leader incontrastato del settore: l’azienda occupa circa il 50% del mercato mondiale e negli ultimi anni ha sempre investito maggiormente sul segmento delle DSLR, sebbene molti addetti ai lavori abbiano sempre accusato il marchio di essere eccessivamente conservatore. Secondo l’azienda l’avvento degli smartphone non è visto come una minaccia ma più come un’opportunità, da sfruttare per opzioni di condivisione e per realizzare fotocamere sempre più connesse a livello multimediale.
Ovviamente gli smartphone – dice Masaya Maeda, managing Director di Canon – hanno occupato alcune fasce del mercato delle fotocamere compatte, ma ci sono alcune aree in cui lo smartphone non può competere. Per le situazioni per esempio che necessitano di zoom. Inoltre le fotocamere compatte non vengono battute dagli smartphone sotto diversi punti di vista. Se noi continueremo a costruire fotocamere che fanno cose che i telefoni non possono fare e a coltivare una connessione tra telefoni e fotocamere, gli smartphone possono diventare un ecosistema di cui beneficiare.
In ogni caso il focus dell’azienda sarà sempre legato allo sviluppo del mercato DSLR: in questo frangente Canon non esita a definire la sua EOS M, al momento l’unico sistema mirrorless lanciato dalla società, come un semplice esperimento, verso il quale ci sarà attenzione ma che, leggendo fra le righe, sembrerebbe destinato a passare in secondo piano rispetto alle DSLR: al di fuori di Asia e Giappone, il mercato delle mirrorless è inferiore al 20% ed in America gli utenti preferiscono le fotocamere di grosse dimensioni.