La possibilità di sbloccare lo smartphone o il computer usando solo le impronte digitali è ormai un’opzione diffusa da anni, ma sembra ora che anche le fotocamere digitali potranno sfruttare questa tecnologia. Lo fa supporre un recente brevetto Canon che mostra come sia possibile implementare un sensore di identificazione delle impronte digitali nei corpi macchina e negli obiettivi per salvaguardare le immagini e rendere le telecamere meno allettanti per i ladri.
Il brevetto, individuato per la prima volta da Northlight Images, va oltre il blocco della sicurezza. Il sensore di impronte digitali può essere personalizzato come qualsiasi pulsante di funzione personalizzata, consentendo di utilizzare diverse dita per controllare l’autofocus, la stabilizzazione dell’immagine o altre funzioni semplicemente scansionando il dito mentre si scatta.
Per quanto riguarda la sicurezza, il lettore di impronte digitali potrebbe essere utilizzato per bloccare completamente l’attrezzatura o persino per personalizzare la fotocamera per più utenti “registrati”. Quindi ad esempio sarà possibile registrare più membri di una stessa famiglia sulle impostazioni di una stessa fotocamera e la persona che si autenticherà con il sensore di impronte avrà le sue impostazioni già preselezionate.
L’idea, ormai così standard per gli smartphone, sembra decisamente futuristica quanto interessante se applicata alle fotocamere; non resta che attendere che Canon ne faccia uso.