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Canalys: 17 milioni di bracciali con sensori nel 2014, grazie a iWatch?

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In un nuovo report Canalys fotografa il mercato nascente dei bracciali con sensori: la società di analisi prevede che quest’anno verranno spedite complessivamente oltre 17 milioni di unità. Si tratta di una previsione esplosiva che richiama immediatamente il possibile ingresso di Apple in questo settore con iWatch, ormai atteso da ben oltre un anno.

Precisiamo che nel report il nome di Apple non compare mai né tanto meno quello del presunto iWatch, in ogni caso la situazione dell’industria, i modelli già disponibili e quelli in arrivo e soprattutto l’imponente balzo delle unità spedite atteso per il 2014, tutto sembra puntare in un’unica direzione: Cupertino.

Pur essendo ancora agli albori i bracciali con sensori vengono distinti in due categorie: quelli basic, dal prezzo abbordabile e dotati di sensori e funzionalità di base per lo sport e la salute, contrapposti ai modelli smart, in pratica veri e propri computer da polso proposti a prezzi superiori. Nel primo segmento domina Fitbit con i bracciali basic Flex and Force con una quota di mercato del 58%, seguita da Jawbone con il 21%, Nike al terzo posto con il 14% e il rimanente 8% suddiviso tra i player minori.

Nel segmento dei bracciali smart invece domina Samsung con il 54% del mercato, seguita da Sony con il 19% e al terzo posto Pebble, lo smartwatch con funzioni basilari ma efficace e apprezzato dagli appassionati, che detiene il 16% del mercato. Questo è il quadro registrato nella seconda metà del 2013 con 1,6 milioni di unità spedite, periodo durante il quale i bracciali con sensori hanno registrato una importante crescita, destinata non solo a continuare ma ad incrementare sensibilmente il passo quest’anno.

bracciali con sensori canalys bracciali mercato 600

Gli analisti prevedono che nei prossimi mesi anche i bracciali e dispositivi smart integreranno funzionalità e caratteristiche tipiche dei bracciali basic: i costruttori di quest’ultimo tipo di prodotti conoscono meglio il mercato e le funzioni richieste, per ora per lo più limitate ad appassionati di sport e benessere. Il cambiamento previsto riguarda l’integrazione di sensori e funzionalità anche di livello superiore, medico e per la salute.

Da qui le previsioni monstre per i prossimi mesi e anni: dagli 1,7 milioni di bracciali spediti nella seconda metà del 2013, sono attese oltre 17 milioni di unità spedite nel 2014, per diventare poi 23 milioni nel 2015 e oltre 45 milioni entro il 2017. Secondo Canalys, Samsung e soprattutto Android avranno un ruolo importante in questo mercato ma sia alla multinazionale coreana che al sistema operativo di Google sono richieste modifiche importanti prima di poter sfondare i grandi numeri.

In ogni caso il mix richiesto tra tecnologia integrata ed esperienza utente, necessario per rendere i bracciali basic o smart che siano, un prodotto pienamente consumer e utilizzabile da chiunque, sono carte che Apple ha saputo giocare meglio di qualunque altra società, e questo è già stato dimostrato più volte in passato: iPod, iPhone e iPad insegnano. Così anche se Apple e iWatch non vengono mai presi in considerazione in questo report, molti indizi portano a sospettare che il vero prodotto boom possa arrivare ancora una volta proprio da Cupertino e non da Seoul o da Mountain View.

iwatch mockup

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