C’è un’altra voce pessimistica sulle vendite di iPhone che si aggiunge a quella di IDC che solo poche ore fa, poco prima della presentazione dei risultati fiscali, aveva parlato di ribasso del 30%. È quella di Canalys che conferma, pur mitigando i numeri, la riduzione del mercato dello smartphone più iconico del mondo: -23,2%.
Apple, dice Canalys, avrebbe venduto 40 milioni di iPhone pagando il maggior dazio rispetto ai principali concorrenti ad un mercato che è difficile nella globalità. Complessivamente, infatti, è calato del 6,8% e il secondo peggior risultato del trimestre, quello di Samsung (-10%) è largamente meno negativo di quello di Apple.
“Si tratta del peggior declino in tutta la storia dell’iPhone – dice Ben Stanton in una nota -; è stato in particolare il secondo più importante mercato, la Cina, a dimostrarsi ostico per Apple. Ma questo è ben lungi dall’essere il solo problema. Le vendite sono calate negli USA dove le iniziative di permuta hanno mancato l’obbiettivo di risvegliare il ciclo di ricambio. In mercato come l’Europa Apple sta progressivamente usando gli sconti per spingere la domanda, ma questo provoca un surplus di complicazioni per i distributori e sta rendendo meno preciso il profilo di iPhone come dispositivo premium agli occhi dei consumatori»
Una nota positiva, spiega ancora Canalys, deriva dal fatto che l’iPhone ha mostrato segnali di recupero nell’ultima parte del quarto fiscale «e questo trend potrebbe protrarsi anche per il trimestre fiscale in corso».
Apple, come mostra la grafica qui sotto, anche per Canalys, come per IDC, sarebbe ora il terzo produttore al mondo di smartphone, dietro a Samsung e a Huawei che con un balzo di oltre il 50% avrebbe conquistato il 18,8% del mercato avvicinandosi pericolosamente (per i coreani) a Samsung che detiene il 22,8%.