Basta cambiare un carattere di stampa per far risparmiare 400 milioni di dollari al governo americano. Almeno questa è l’opinione di un ragazzino di 14 anni che sta raccogliendo interesse, a dispetto dell’età, tra media e opinion makers livello mondiale.
Lo studente, Suvir Mirchandanim, impegna la sua giornata sui libri alla Dorseyville Middle School di Pittsburgh, in Pennsylvania, e usa spesso la fotocopiatrice. È stato nel coso di questa sua … attività collaterale che ha scopero che “basta utilizzare il carattere Garamond al posto del Times New Roman per usare il 24% di inchiostro in meno”. Tutto questo, si traduce in un risparmio che, per le istituzioni, equivale a milioni di dollari.
A Suvir l’idea di misurare il “costo per carattere” con il passaggio dalle scuole elementari alle medie, quando il numero di fotocopie prodotte è aumentato esponenzialmente. Stampare fronte-retro permette di dimezzare i costi della carta, ma come fare per ridurli ulteriormente? A questa domanda ha risposto analizzando le varie fotocopie consegnategli dagli insegnanti ed estraendo da questi le lettere utilizzate più frequentemente (a, e, o, r, t). A questo punto, le ha stampate in grande utilizzando quattro font diversi tra quelli maggiormente scelti dalla scuola: Century Gothic, Comic Sans, Garamond e Times New Roman. Sovrapponendole poi, ha potuto “ritagliare” la porzione in eccesso per ogni font, scoprendo che il Garamond, avendo i tratti più sottili, è quello che richiede meno inchiostro per poter stampare le lettere.
Incoraggiato dal suo professore al quale aveva mostrato l’analisi, Suvir ha cercato un giornale che pubblicasse i suoi risultati. “Siamo rimasti davvero colpiti” ha raccontato la dottoressa Sarah Fankhauser del Journal of Emerging Investigators “il ragazzo ha perfettamente ragione. Facendo un rapido calcolo, soltanto noi potremmo risparmiare 136 milioni di dollari l’anno in inchiostro con tutte le pagine che stampiamo. Il governo americano potrebbe risparmiare fino a 400 milioni di dollari l’anno”.
Non è la prima volta che una idea simile viene proposta: nel 2008 una società danese ha rilasciato un font bucherellato gratuito (“Ecofont”); a loro dire dovrebbe permettere di risparmiare inchiostro. Il carattere proposto dai danesi sembrava ad ogni modo più uno scherzo/provocazione…